venerdì 5 gennaio 2018


Benvenuti nel nostro angolo

TITOLO: Treno di notte per Lisbona 
AUTORE: Pascal Marcier 
EDITORE: Oscar Mondadori
GENERE: Drammatico
PREZZO: Ebook 7,99 euro - Cartaceo 11, 90 euro

L'immagine può contenere: spazio all'aperto e sMS

Sinossi:

Voleva veramente gettarsi dal ponte la donna trattenuta una mattina da Raimond Gregorius, compassato insegnante svizzero di lingue morte? Gregorius non sa nulla di lei, se non che è portoghese. Basta però quella parola a dare un nome all'inquietudine che da tempo lo agita e in cui l'episodio lo ha precipitato. Qualche tempo dopo, complice la scoperta in una libreria antiquaria delle opere di un enigmatico scrittore lusitano, Amadeu Ignacio de Almeida Prado - coraggiosa figura di medico intellettuale dissidente durante il regime di Salazar -, l'altrimenti prevedibilissimo professore prende un treno diretto a Lisbona, dove spera di ritrovare le tracce del misterioso autore che tanto ha colpito la sua fantasia.

Recensione:

Un libro da cui mi aspettavo tantissimo e che credevo di divorare, per poi deludermi. 
Il viaggio fisico e interiore del protagonista è molto interessate, come sono stupende e verietire le riflessioni che si riscontrano in questa avventura.
Ciò che mi ha deluso e influenzato tutta la lettura è stata la scelta della terza persona. Secondo il mio modesto parere, la storia sarebbe stata perfetta se narrata in prima persona, risaltando molto di più il confronto di Gregorius con la vita di Amadeu. 
Ci sono tante questioni che rimangono vaghe, forse volute dallo scrittore e che non ho trovato spiacevoli. perché lasciano quella scia di mistero che in certi casi è il finale giusto. 
Forse non era il periodo giusto? Non saprei, so solo che ho impiegato tanto per terminarlo e, alcuni punti, erano così pieni di sé, come se l'autore volesse far esaltare di più la bravura della sua scrittura che la storia stessa. 
Non mi sento di sconsigliarlo, perché la storia è davvero bella, ma non è neppure nelle letture migliori del 2017.

Vi lasciamo con un estratto:

“Che cosa si può, che cosa si deve fare di tutto il tempo che ci sta davanti, aperto e informe, lieve come una piuma nella sua libertà e pesante come il piombo nella sua incertezza?"

Maria Capasso 


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