mercoledì 17 agosto 2022

Segnalazioni

 Benvenuti nel nostro angolo

Segnalazioni


Sinossi
La storia di una donna che cerca se stessa in un paese ai piedi delle Smoky Mountains e di un uomo, un vagabondo, che non ha radici e che ha perso la propria identità.
Insieme forse si ritroveranno, insieme forse vinceranno.
Ma la società riuscirà ad accettarli o li giudicherà?


Sinossi
Quando il diverso fa paura, in un mondo dove pochi hanno subito mutazioni genetiche, l'essere umano lo rifiuta e lo rinchiude.
Questa è la storia di Lowell, che ha la capacità di vedere le colpe future degli altri grazie a solo tocco. C'è, però, chi riesce ad accettare le sue qualità e a vedere oltre il muro del sospetto; la verità è che i nemici più grandi che dobbiamo affrontare non sono fuori di noi, ma dentro.


Sinossi
È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore soffre di ipocondria e di attacchi d’ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al quale è stato assegnato, Monteverde, è un’oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto il suo comando sono stati destinati al tri quattro soggetti ‘particolari’, come ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una ‘portatrice sana di disperazione’ come la definiscono i colleghi, che però riconoscono in lei ottime doti investigative. Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma
capaci, insieme, di trasformarle in forza. Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un’indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica. Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulmine e a epiche figuracce. Una ventata fresca nel panorama giallo italiano.



Sinossi
Alice ha ventotto anni e un unico desiderio: fare carriera. La mattina del tanto agognato colloquio, però, tutto sembra andare storto. La pioggia torrenziale, i collant che si rompono, un ciclista distratto. Meglio prendere un taxi e porre fine agli imprevisti. Ma anche il tassista ci si mette: per individuare il percorso da seguire si affida a una vecchia copia di Tutto Città. Già, perché Lukas Klammer è un tassista per caso, non conosce le strade di Milano, odia lo smog, odia il caos, odia l'indifferenza delle persone indaffarate. Alice si sente morire - e vorrebbe ammazzarlo. Tra i due sono subito scintille, che si moltiplicano nel corso di successivi incontri a base di equivoci, battibecchi, malintesi e mezze verità. Ma quella che sembra la persona più incompatibile con noi può trasformarsi nell'alleato ideale per risolvere problemi spinosi. E anche in qualcosa di più.


Sinossi
Alekseij è il più giovane dei fratelli Ivanov e, insieme alla sua famiglia, appartiene al clan più potente della mafija di San Pietroburgo. Gli affari vanno a gonfie vele e per l'occasione dell'apertura dell'Ivanovo Luxury Hotel, al ragazzo viene assegnata la gestione del giro di prostituzione che sancisce l'alleanza fra gli Ivanov e la famiglia romena dei Popescu.
Nonostante il suo carattere ribelle e indomabile, Alekseij nasconde nel suo animo un turbinio di dubbi e incertezze, forse per questo il suo voler approfondire a tutti i costi la conoscenza di una delle nuove ragazze del giro, Mirela Petran, portata in Russia con l'inganno, avrà l'effetto di una miccia in un pagliaio. La personalità spontanea di Mirela, il suo essere fragile e coraggiosa allo stesso tempo, finiranno per attrarlo fatalmente, soprattutto quando il mafioso scopre che la testarda ragazzina romena è ancora vergine. Una qualità che, nel braccio dell'Organizacija, può rivelarsi molto... troppo pericoloso.

L’agente Morgan crede di essere riuscito a mettere da parte il suo passato grazie al proprio lavoro. Aiutare le persone lo fa stare bene di giorno ma non lo aiuta di notte, quando le sue ossessioni lo perseguitano. Deciso a prendere una boccata d’aria, in seguito all’ennesimo incubo, Ryan incrocia la strada di una giovane donna. Gli basta un’occhiata per capire che quella bellissima ragazza sul ciglio della strada nasconde dietro ai suoi occhi profondi la sua stessa oscurità. Lui sente una connessione, sa che solo lei potrebbe essere capace di capire e comprendere i suoi demoni e per questo motivo, ferma la macchina. Fingendosi un cliente la porta a casa e insieme trascorrono una delle serate più strane della loro vita da cui nascerà una profonda amicizia. Ma le amicizie non sempre son fatte per restare tali, non certo la loro, che tenta in ogni modo di trasformarsi in una storia d’amore. Gli ostacoli però sembrano insormontabili, July non sa cosa significhi amare, non sa cosa significhi fare l’amore nonostante il suo ‘lavoro’, ma proprio quando riesce a lasciarsi andare alla passione, il lavoro di Ryan riporta l’agente con i piedi per terra e dovrà presto scegliere se comportarsi da uomo innamorato oppure da poliziotto.

Marta è una giovane studentessa di legge che decide di lasciare Roma per trasferirsi a Milano. Scelta elettrizzante, se non fosse che, dopo averglielo comunicato, viene mollata dal suo ragazzo. Sofferente ma decisa, inizia la sua nuova vita.
Emanuel lavora come chef in un ristorante milanese e a fine turno canta in una band. Sa di essere bello e di poter avere qualsiasi donna ai suoi piedi, ma quando nota che la sua nuova collega, Marta, presa dalla sua vita, non sembra essere colpita dal suo fascino, tira fuori il peggio di sé. Se lei non vuole apprezzarlo quantomeno deve odiarlo.
Tutto cambia quando, in seguito a un confronto, Marta inizia a giocare con le sue fantasie. Compreso il perché del suo odio, deciderà di dimostrargli che, in realtà, nonostante il cuore spezzato, il suo corpo reagisce alla sua presenza.
Marta si lascia andare alla passione e ai modi decisi che ha Emanuel di prenderla, un modo di fare l'amore che non aveva mai sperimentato prima... Ma cosa accadrà quando si renderà conto che da un gesto estremo può nascere qualcosa di più profondo? E come reagirà il bello e maledetto Emanuel scoprendo che non è l’unico ed essere terribilmente attratto da lei?









Intervista doppia a Jess e Tata

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Intervista a Jess e Tata



1) Da dove è nata la vostra passione per la scrittura?
Jess: A me è nata quando ero alle scuole elementari, ho avuto una maestra che ci stimolava a leggere e creare dei piccoli racconti fantastici. Poi dal drago sono passata alle storie romantiche e durante le medie ho sentito il bisogno di mettermi alla scrivania, di notte mentre i genitori già dormivano, per creare il mio primo romanzo, una storia d’amore ambientata in Irlanda che non ha ancora visto la luce, perché il desiderio di pubblicare un libro mi è venuto dopo, durante la scrittura della serie fantasy “Gli Elementali”, invogliata da un’amica che allora era la mia prima (e unica!) lettrice.

Tata: Questa è una domanda a cui non so dare risposta… scrivo praticamente da quando ero piccola, seguendo un impulso che non potevo frenare. Scrivere mi aiutava a estraniarmi dal mondo, ed entrare nella mia dimensione. Visto che ho sempre faticato molto a esprimermi verbalmente, la scrittura mi è venuta in soccorso, e mi ha letteralmente cambiato la vita!

2) Cosa ascoltate mentre scrivete?
Jess: scommetto che su questo siamo in disaccordo… ascolto la musica perlopiù la sera, per addormentarmi, o mentre faccio le pulizie. Ci sono delle canzoni che mi hanno ispirato delle idee, come “Esseri umani” del mio amato Mengoni, ma mentre scrivo ho bisogno del silenzio e di immergermi nella storia senza distrazioni.

Tata: Ma tu guarda… siamo quasi in accordo anche su questo! Anche io ho bisogno del silenzio totale quando scrivo. Qualsiasi rumore o suono mi distrae e non mi permette di concentrarmi al meglio. La musica preferisco ascoltarla in altri momenti, ad esempio quando vado a camminare. In quei frangenti mi serve per scaricarmi e ricaricarmi allo stesso tempo, ma… niente canzoni smielate! Solo rock'n'roll!

3) Quanto di voi mettete nelle vostre opere?
Jess: Tantissimo! Il personaggio che più mi assomiglia è Giulia del romanzo “In volo con te”, una donna con una bambina che ama alla follia; dentro di lei ho messo un po’ dei miei sogni, paure e insicurezze: l’amore per i libri, la paura dei cambiamenti, di dover ricominciare da zero o di perdere le persone care… ma anche la voglia di rimettersi in gioco e di trovare l’uomo che può farla di nuovo battere il cuore!

Tata: Fin troppo! Nel mio romanzo d'esordio "È una vita che sogno di amarti" la protagonista Rebecca ha moltissimi tratti che mi contraddistinguono. È stato inevitabile riversare in lei qualcosa di me, e penso che lo sia un po' per ogni scrittore. Mettere parte di sé in ciò che si scrive è fondamentale.

Jess & Tata: Sicuramente abbiamo messo molto di noi anche all’interno del “Manuale semiserio per scrittori (im)perfetti” che abbiamo scritto insieme. È frutto delle nostre esperienze come editor, delle difficoltà che noi stesse abbiamo affrontato come autrici e dei consigli che cerchiamo di dare a chi lavora con noi. Ci auguriamo che la nostra guida (seria, ma a tratti anche spiritosa, perché mentre scrivevamo ci venivano spesso delle simpatiche battute) possa piacere ed essere utile a chi vuole approcciare a questo mondo, o a chi già ci naviga!

4) Il genere che preferite scrivere?
Jess&Tata: Il rosa! (Tata anche i mattoni storici, in realtà! Quelli dalle 500 pag. in su, per intenderci!) Siamo due romanticone… :D ma ci siamo divertite moltissimo anche a scrivere il manuale. È un’esperienza che ci ha fatto davvero stare bene e che presto replicheremo!

5) Il libro che vi ha dato coraggio per buttarvi nel mondo della scrittura
Jess&Tata: Questa è un'altra bella domanda! Ma siccome non abbiamo una vera e propria risposta (perché più che un libro è stato un istinto naturale a farci stare per ore davanti al pc), speriamo che il nostro manuale possa aiutare e dare coraggio a coloro che vogliono lanciarsi in questo settore, con un minimo di paracadute!

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Jess&Tata: Diretto, perché un libro senza dialoghi è un mortorio! Ovviamente siamo dell’idea che bisogna saper bilanciare… in fondo, servono anche le parti più descrittive per entrare meglio nel vivo di un luogo o di una scena, e lo scrittore perfetto deve saper creare il giusto equilibrio!

7) Cosa vi aiuta quando vi bloccate con la scrittura?
Jess: Io di solito lascio passare un po’ di tempo, oppure faccio uno schemino e cerco di riassumere quello che vorrei dire, per aiutarmi a capire in che direzione andare; mi è servito soprattutto durante la stesura della serie fantasy, dove c’erano tanti personaggi da gestire. Scrivere il manuale con Tata è stato stimolante, abbiamo riso e ci siamo spronate a vicenda; in questo caso non ho mai avvertito il blocco, anzi, dovevamo fermarci perché avremmo voluto scrivere per tutto il giorno!

Tata: Non mi blocco mai! Non è vero, ovviamente. Ogni tanto ho bisogno anche io di essere spronata. Per fortuna c’è Jess che mi sostiene ogni qualvolta sento di non avere la giusta carica o i giusti stimoli! Prima o poi le pagherò anche la parcella!

8) Avete una beta reader per le vostre storie?
Jess: la mia prima lettrice è stata la mia migliore amica, poi ho cominciato a far leggere i miei scritti a dei colleghi di fiducia, mentre io leggevo i loro, scambiandoci degli utili consigli. Ho avuto due editor diverse che mi hanno aiutato molto nella revisione dei miei romanzi, penso che sia la figura del beta sia quella dell’editor siano fondamentali per la crescita di un autore.

Tata: No, nessun beta reader. Sono una persona abbastanza schiva, anche se non si direbbe! Per il primo romanzo ho affrontato tutto il percorso in solitaria… ma per fortuna ho trovato Jess (che mi adora!) sul mio cammino. Ogni tanto la faccio disperare, ma d'ora in poi sarà costretta a leggere ogni cosa che scrivo!

9) Il primo libro letto?
Jess&Tata: per Jess il primo libro è stato Cipì, per Tata il gabbiano Jonathan (o perlomeno il primo che ha davvero apprezzato!)

10) Il vostro libro preferito?
Jess: tutti i libri strappalacrime! In particolare, mi sono commossa ed emozionata molto con “Ps: I love you” di Cecelia Ahern e con “Il Confine di un attimo” di J.A. Redmerski. Due generi molto diversi, ma entrambi mi hanno coinvolta moltissimo!

Tata: Quello che ancora non ho letto!

Grazie a Jess e Tata per la bella chiacchierata

Jess&Tata: Grazie per le domande! Come vedete siamo un po’ folli, ma il legame che si è creato è davvero forte. Ci ha spinte a scrivere insieme un manuale che, oltre ad avere una funziona curativa perché ci ha fatto ridere molto, ci ha permesso di esprimerci come editor, un lavoro che adoriamo! In seguito, è nata l’idea di creare i nostri avatar (disegnati per noi da Cecilia Di Giulio) e delle vignette, alcune usate come sketch, altre che rappresentano un po’ la dura vita dello scrittore.

Per seguirci, ecco la nostra paginetta: https://www.facebook.com/JessTataincompresse




Intervista a Tiziana V. Paciola

 Benvenuti nel nostro angolo

Intervista a Tiziana V. Paciola



1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Sono da sempre un'accanita lettrice, ho iniziato a quattro anni e non mi sono più fermata, ma la passione per la scrittura è molto più recente: ho iniziato lo scorso anno, al compimento del mio quarantacinquesimo compleanno ho dato una svolta alla mia vita e tirato fuori il classico sogno dal cassetto.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Nulla, deve esserci assoluto silenzio, e nessuno deve disturbarmi. Solo ai miei cani è consentito l'accesso alla mia camera.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Nei primi due romanzi, Myra e il seguito, c'è poco o nulla di autobiografico, ho regalato al personaggio principale la totala incapacità di cucinare qualcosa di lontanamente commestibile, e in effetti non sono capace a mettere l'acqua per la pasta, ma per conoscere qualche particolare del mio passato dovrete aspettare i successivi. Ne ho consegnato uno che tratta temi a cui sono particolarmente legata, come la violenza domestica, disforia di genere, depressione, amori controversi. Ne ho altri in lavorazione. Possiamo dire che dal terzo in poi conoscerete qualcosa in più dell'autrice.

4) Il genere che preferisci scrivere?
 Sono passata dal fantasy storico a temi di attualità fino ad arrivare ad un romanzo prettamente sentimentale. Non ho un genere predefinito, mi interessa trasmettere emozioni. Magari il prossimo sarà un giallo, chi lo sa?

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Non ho tratto ispirazione da nessun libro in particolare, sicuramente ho subito l'influsso dei romanzi storici che adoro: La Cattedrale Del Mare, La mano di Fatina di Falcones; Il nome della rosa di Eco; i romanzi di Candace Robb, o di Wilbur Smith. Trovare una traccia storica nelle storie mi appassiona moltissimo.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Li utilizzo entrambi, ma preferisco il diretto.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Non mi è ancora capitato, in un anno ho pubblicato un libro, terminato la prima stesura di altri due e ne ho in cantiere tre. Al primo accenno di crisi mi premunisco di avvisarti, promesso.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
La fidata Gianna Scutra, è stata la cavia del primo romanzo, si è occupata dell'editing, della copertina e di leggere tutto quello che le ho propinato successivamente, è del mestiere, quindi mi sono fidata ciecamente. Poi a lavoro terminato mi sono rivolta a delle amiche, avide lettrici, per un parere spassionato.

9) Il primo libro letto?
Le Fiabe Sonore, poi il primo vero libro è stato Pattini d'Argento.

10) Il tuo libro preferito?
 Ce ne sono tanti, forse il primo che mi ha fatto battere il cuore è stato Cime Tempestose, ho amato Heathcliff alla follia.

Grazie a Tiziana per la chiacchierata

Intervista alla Sàga Edizione

 Benvenuti nel nostro angolo

Intervista alla Sàga Edizione


· Cosa ti ha spinto in questa avventura?
La passione per i libri e per il mio lavoro. A oggi, posso contare più di sette collaborazioni fisse come editor e correttrice di bozze o come ufficio stampa e Social media manager. Insieme alle mie colleghe – e amiche – abbiamo deciso di aprire qualcosa di nostro, con la nostra impronta. In Sága Edizioni c’è la nostra visione.

· C’è un motivo in particolare nella scelta del nome?
Sága Edizioni nasce dalla nostra passione per i testi moderni e antichi… dalla nostra passione per la mitologia. Abbiamo vagliato diversi noi, soprattutto quelli femminili – in quanto siamo tutte donne – e infine, abbiamo trovato questa meravigliosa dea norrena, della saggezza, che è vicina anche agli scrittori, ai bibliotecari, ai ricercatori e agli amanti dei libri in generale, e può essere in qualche modo considerata l’archivista del sapere degli Dei.

· Perché hai deciso di metterti in gioco, anche se il settore dell’editoria non è tra più redditizi?
Assolutamente per passione. Io lavoro in questo campo da diverso tempo, come le mie colleghe – ognuno nel proprio – e ci sembrava il momento di unire quello che abbiamo imparato, quello che siamo, per creare qualcosa di bello e che raccontasse di noi.

· Parlaci un po’ delle tue passioni.
La lettura, ma sarebbe quasi banale e scontato – sottointeso. Perciò vi dirò il cinema: ho un percorso anche come sceneggiatrice – sempre legato alle parole e alla scrittura – e ammetto che mi ha insegnato molto.
Ho anche un blog con il mio ragazzo e alcuni amici – tra cui Giulia, presente anche in Sága Edizioni come organizzatrice di eventi e traduttrice – in cui ci occupiamo di qualsiasi cosa faccia parte della cultura “Nerd”: libri, videogiochi, film, serie tv, fumetti, giochi di carte, giochi in scatola, anime, manga ecc.
Adoro anche viaggiare. Almeno una volta all’anno vado per tre o quattro giorni in un posto e cerco di visitarlo il più possibile.

· Ti occupi anche di altro?
Come anticipavo sopra, il mio lavoro rimane sempre in questo settore.

· Il primo libro che hai letto e ti ha emozionato.
Caspita, andiamo indietro di moltissimo! Ho iniziato a leggere alle elementari e ammetto di non aver mai smesso. Certo, ho anche io periodi di “pausa dalla lettura”, ma perché forse sto cambiando genere o ho bisogno di aprirmi a un altro. Recentemente mi è successo, circa un anno e mezzo fa. Non riuscivo più a leggere nulla e anche i capolavori non mi davano quella carica che mi aspettavo. Alla fine, ho preso in mano una biografia ed è stato come incontrarsi per la prima volta: l’ho letto in mezza giornata, un libro da più di trecento pagine.
Tornando alla domanda, mi sovviene Il piccolo principe, perché lo rileggo quasi tutti gli anni e scopro sempre qualcosa in più. È stato uno dei primi libri che ho letto e che, spero, continuerò a leggere nel corso degli anni.

· Un autore con cui vorresti prendere un caffè.
Oh! Ce ne sono molti! Alcuni, fortunatamente sono anche della Sága Edizioni! Però andiamo sul difficilissimo: Susan EE, Stephen King, K. A Fox.
Lo so, avrei potuto dire la Rowling o altri… ma mi sembra di essere già andata molto sul difficile.

· Quanto è difficile rifiutare un manoscritto di una persona amica?
Non è mai facile scartare un manoscritto in generale. Perché comunque l’autore ti sta portando una parte del suo mondo e bisogna essere in grado di dire di no. Noi lo facciamo, anche abbastanza spesso, e cerchiamo di dare sempre una motivazione. In particolare, se è di un’amica. Però si fa. La casa editrice è anche un’azienda.

· C’è qualcuno che ti ha incoraggiato nel tuo progetto?
Assolutamente sì. Le mie amiche – alcune delle quali poi sono entrate nel progetto –, mio padre e il mio ragazzo.

· Parlaci di te.
Non sono brava con queste cose. Lascio che siano i libri che leggo – e che scrivo – e i miei articoli sulle riviste di cinema a parlare per me.
Oppure, si può sempre chiedere alle mie colleghe! ;)

Grazie alla Sàga Edizioni per la chiacchierata


Intervista a Elisa Baricchi

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Intervista a Elisa Baricchi


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Ho sempre avuto in mente delle storie che vivevo nella mia testa, scriverle è un modo per non perderle, e per donarle al mondo. In questo caso la storia che ho raccontato non è nata nella mia testa, ma mi è stata regalata dalla storia. Sono partita da un documento (uno dei testi del capitolo testamento), mi veniva presentato come un testo di cui Maria Antonietta era l’autrice. L’ho ritenuto impossibile, da lì ho cominciato a scavare nei documenti, ho trovato un altro sedicente testamento, meno improbabile del primo, ma in cui Maria Antonietta veniva considerata come autrice putativa del testo. Ho cominciato a concepire l’idea di un testo su Maria Antonietta, ma rappresentata come realmente era, non come veniva dipinta.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Spesso non ascolto musica perchè rischia di “entrare” troppo nel testo, la ascolto mentre creo le scene, questo succede nei romanzi, però. A volte ascolto musica strumentale, il problema dell’ingerenza nel testo, in effetto l’ho con le canzoni, o meglio con i loro testi.
In questo caso ho ascoltato musica classica, giusto per stare in ambientazione.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Sicuramente molto. In un racconto o in un romanzo i protagonisti hanno almeno una caratteristica che li accomuna a me, in ogni opera, comunque metto una parte della mia visione del mondo, di com’è o di come dovrebbe essere. In questo caso, per quanto abbia cercato di “restare fuori” dalle vicende, di non “inquinare” la storia con le mie opinioni, in diversi punti, non ho potuto farne a meno: nel capitolo del testamento, in quelli dell’Ultima lettera, o meglio nella parte delle sue vicissitudini e nella parte di capitolo dedicata a Luigi XVII, il figlio di Maria Antonietta.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Amerei scrivere un romanzo, in effetti l'ho iniziato, ma finisco sempre per abbandonarlo per scrivere un manuale o, come in questo caso, un saggio.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Nessuno, l’ho fatto in totale e pura incoscienza.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Discorso diretto sicuramente! Nel discorso diretto il personaggio esprime sé stesso senza intermediari e senza filtri. Questo è anche il motivo per cui preferisco l’io narrante alla terza persona.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Rileggere il testo scritto dall’inizio, a volte mi basta, altre volte invece mi serve cambiare testo per un po’ e poi tornare al testo originale. In ogni caso mi aiuta molto avere una scaletta. In alcuni casi ho scritto in maniera disordinata, in pratica non ho scritto le scene in ordine, avevo l’ispirazione per una scena e la scrivevo. Poi si rilegge tutto e si vede se funziona.
Con questo saggio è stato più semplice in questo senso: avevo le lettere che corrispondevano ad argomenti e ho cominciato a selezionare e tradurre i documenti, poi di man in mano che avevo abbastanza documenti per ogni lettera, cominciavo a scrivere le parti discorsive. Nella scrittura non ho seguito né l’ordine cronologico, né quello alfabetico.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
Sì, la editor della casa editrice e la correttrice di bozze.

9) Il primo libro letto?
Piccole donne della Alcott.

10) Il tuo libro preferito?
Direi che Persuasione di Jane Austen sia ancora il mio preferito.

Grazie a Elisa per la chiacchierata

Segnalazioni

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Segnalazioni


Sinossi
Luca fa il conto alla rovescia: con la terza media si chiudono tre anni d’inferno. Non vede l’ora, ormai è questione di settimane. Anche Mattia fa il conto alla rovescia: aspetta il giorno in cui le sue stupide erre non suoneranno più così stupide e riuscirà a dichiararsi a Clara, l’attaccante più tosta della squadra di calcio. E poi ci sono Massimo, Lorenzo, Alberto. Loro sono quelli che camminano in gruppo e in gruppo trascinano i ragazzi grassi sotto le docce gelide. Anche loro però fanno il conto alla rovescia: contano i giorni che li separano dallo scherzo di fine anno, quell’evento che li farà passare alla storia e farà ricordare i loro nomi tra le mura della scuola media. E così, mentre Luca conta e sembra svanire, e Mattia conta e pare sbocciare, loro, i ragazzi, selvaggi, continuano a montare lo scherzo. Non sono mostri, non vogliono fare del male. Ma più il rischio è alto più l’adrenalina sale, e più sale più è facile sbagliare. E qualche volta, un singolo errore può trasformare lo scherzo in un gioco mortale.


Sinossi
Più di cento domande fatte a oltre 30 mila ragazze e ragazzi di oggi, alle prese con la Dad e con una vita dietro gli schermi, con le splendide infografiche e illustrazioni a cura di Antonio Zeoli con la consulenza di Roberto La Forgia. Per raccogliere idee, opinioni e punti di vista su amore e passioni, futuro e felicità, corpo e amicizia, rabbia e paura... e tutto quello che colora e coinvolge le vite di ognuno di loro. Il sorprendente selfie della Generazione Z, quella degli adolescenti contemporanei, senza filtri e senza ritocchi. Uno specchio in cui potranno guardarsi, per scoprire se stessi e capire un po’ meglio le altre e gli altri.


Sinossi
Nella classe di Mrs. Spelling, ogni volta che un bimbo commette un errore di ortografia, spunta fuori un fumble, un esserino dispettoso che ne combina di tutti i colori pur di non essere corretto. Aiuta Mrs. Spelling a trovarli nelle pagine di questo libro: guarda i video, ascolta le canzoni, completa gli esercizi e divertiti a imparare le tue prime parole in inglese!  


Sinossi
Un libro con dentro il gioco e un manuale per affrontare l’impresa più pazza di sempre: le medie! Puoi giocare: ogni doppia pagina è una casella di gioco. Puoi imparare: su ogni casella scopri tante curiosità sulle materie di scuola e quello che devi sapere per cavartela quando suona la campanella. Puoi allenarti: a ogni tiro di dadi una piccola prova per non farti prendere alla sprovvista dalle novità che ti attendono.


Sinossi
Il liceo Chelsea High è diverso da tutte le altre scuole frequentate da Norah fino a questo momento. Nei corridoi del liceo più esclusivo di Londra, le ragazze sembrano uscite da riviste d’alta moda. Belle borse, bei vestiti, bei capelli e tacchi altissimi. Parlare con loro significa essere a un grado di separazione dall’essere famosi. Invece, l’unica cosa che Norah vorrebbe è tornare a casa, alla sua vita di prima. Ma da quando suo padre si è addentrato in quel mondo fatto d’oro, tornare indietro è impossibile. È di lui che tutti parlano, quando Norah entra nella nuova scuola: lo chiamano ladro, truffatore. Perché prima non aveva niente e adesso ha tutto, e tra i corridoi del Chelsea High si dice che è solo questione di tempo prima che la prigione lo reclami. Per fortuna, tra reginette di Instagram e fashion blogger troppo bionde c’è Ezra, un ragazzo bellissimo e misterioso che in classe siede nel banco proprio dietro Norah. Lui è l’ex capitano della squadra di football del liceo. È popolare, ma è diverso dagli altri. Ezra è l’unico a non giudicare né lei né la sua famiglia. Ma i suoi silenzi nascondono un segreto che né Norah né il resto della scuola può immaginare.







Cover Reveal: Amore proibito

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#CoverReveal


Amore proibito 
Di
 Elena May 
Serie Amori Proibiti #1
 Genere: Erotic Romance 
CE: Believe Edizioni 
Pagine: N/D 
Cover: Catnip Design 
Impaginazione: Star Words 
Data Uscita E-book: 14.08.2022 
Prezzo E-book: 1.99€ IN OFFERTA PER 1 SETTIMANA- DISPONIBILE IN KU 
Data Uscita Cartaceo: SETTEMBRE 2022
 Prezzo Cartaceo: 15€


Sinossi
Bella, spumeggiante e determinata, Raphaëlle Walton conduce una vita da sogno: un padre ricco e amorevole, molti amici, vestiti costosi, accesso alle feste più calde della città... In breve, la sua vita è perfetta. O meglio, lo era. Tutto va storto il giorno in cui si ritrova sul jet di famiglia diretto a Monaco, e in compagnia di suo padre e del suo socio in affari che viene a passare l'estate con loro. Carter Herrera. Formidabile, ma tanto insopportabile quanto attraente. Dall'inizio, la convivenza non funziona. Carter, un ambizioso trentenne che si è fatto un nome nel mondo degli affari, fa fatica a tollerare Raphaëlle, la figlia di papà. Lei rappresenta tutto ciò che lui disprezza: arroganza, concupiscenza, esuberanza. E mentre passano il loro tempo a odiarsi e ferirsi a vicenda, cercando di ignorare la loro inesplicabile e proibita attrazione reciproca, le cose tra loro sfuggono rapidamente di mano. Ma a quel punto non si può tornare indietro.



mercoledì 10 agosto 2022

Segnalazioni

 Benvenuti nel nostro angolo

Segnalazioni


Sinossi
Emory Fae ha conosciuto solo una cosa nella vita: l'Accademia, una scuola per coloro che hanno abilità speciali. Seguendo le orme dei genitori, ricade su di lei il peso del loro sogno; così come accade a uno dei suoi migliori amici, Adair Stratton. Emarginato e temuto dai più, Adair desidera liberarsi dalle aspettative che dettano il suo futuro. Le ombre di una magia oscura si diffondono in tutta Kiero e lui inizia a dubitare che l’Accademia sia davvero ciò che sembra.

Una visita inaspettata crea nuove tensioni quando il re della sponda opposta del Black Sea, Tadeas Maher delle Shattered Isles nonché il suo erede Marquis Maher, giungono a Kiero. Famosi per le incursioni piratesche e la loro collera, per la prima volta dopo anni, propongono ai Fae un nuovo trattato.

Coinvolti nella politica, Adair ed Emory, con l'aiuto degli amici Brokk e Memphis, cercano l'unica cosa che conta di più: la verità.

Il loro mondo è quindi messo a soqquadro durante le strette di improbabili alleanze e la guerra devasta Kiero. Fra tradimenti e bugie, una magia ben celata e l’amore, Adair si trova di fronte a una decisione che gli cambierà la vita. Combatterà o si piegherà all'oscurità che ha dentro? Le conseguenze porteranno Kiero a cambiare per sempre mentre Emory Fae si erge come indiscussa erede.

L’eredità della regina è il primo libro della serie bestseller Black Dawn.


Sinossi
Mentre i Goti tentano di impossessarsi del corridoio bizantino, in modo da separare Ravenna dalle coste tirreniche, solo le donne sono rimaste a difendere la città assediata. Gli uomini validi sono partiti per la guerra... Intanto, un drappello di sei soldati bizantini, sfuggiti alla presa di Spoleto, entra in Perusia. Il loro capitano, Demetrio, è latore di terribili notizie… Lo scontro con la figlia del console, Flavia, è immediato. Ma tutto cambia quando lui la salva da un tentativo di stupro.


Sinossi
Spiagge, vino buono e olio eccezionale, cultura del cibo, ospitalità, famiglia, vita tranquilla e senza stress: se lo domandate ai Boomdabash il Salento è questo, riassunto in poche parole legate tra loro come il reggae con la Giamaica o il cacioricotta sulle orecchiette della domenica. Il cuore di tutto sta giù, nella terra degli ulivi e dei carciofi pugliesi. E poi, certo, nel mare. Salentu: lu sule, lu mare, lu ientu. È un detto popolare che cattura gli elementi di questa terra, in quella che sembra quasi una formula magica. E il Salento è abituato agli incantesimi: dai mitologici morsi della tarantola guariti a suon di pizzica, fino ai sound system che negli anni Novanta cominciarono sorprendentemente a germogliare nel tacco d’Italia, trapiantati a migliaia di chilometri di distanza da un mare diverso ma altrettanto cristallino, quello dei Caraibi. A sperimentarsi in quelle prime yard improvvisate, naturalmente, c’erano anche i Boomdabash, che in questo libro ci svelano tutti i segreti della loro terra. Seguendo le dritte dei salentini doc Blazon, Payà e Biggie Bash, e del salentino d’adozione Ketra, ci lanciamo in un viaggio coast to coast tra Ionio e Adriatico, da Brindisi a Santa Maria di Leuca, attraverso grotte e cale, masserie e pagliare, dancehall e lidi da sogno. Dove la colonna sonora è scelta da chi fa ballare da anni questo angolo di Puglia – e nelle ultime estati ha fatto scatenare l’Italia intera. Ma ascoltiamo anche il racconto della vita e dei suoni che hanno portato quattro amici sul palco di Sanremo passando per una lunga gavetta, senza mai smarrire la strada di casa. Perché è lì che bisogna tornare ogni volta che si può. Di nuovo dove tutto è iniziato, sulla sabbia che vibra di musica e gente che balla. Perché l’estate in Salento sembra prometterci di non finire mai.


Sinossi
Virginia è donna, madre e casalinga perfetta: vive la sua vita secondo i dettami dell’Enciclopedia della donna del 1964, che le ha insegnato come comportarsi in ogni occasione. La superficie brillante del suo mondo va in frantumi quando viene scaraventata giù da un precipizio e abbandonata in un fosso. È da qui che parte il viaggio di Virginia. Il dolore che sperimenta sulla propria carne la spinge a scavare, a penetrare nella terra, fino a rigirare il fosso e trovare un altro mondo, uno più profondo, quello del sottosuolo. Le figure-guida che incontra la illuminano: tutto ciò che in precedenza aveva creduto autentico era solo un velo di carta appiccicato alle pareti della vita, dietro cui si nasconde il mondo vero, quello dell’Oltre. È solo nel sottosuolo che può finalmente disfarsi degli stereotipi della società e sperimentare per la prima volta la libertà di essere se stessa.


Sinossi
Rya è sola, alle porte di Idrethia, davanti a una scelta difficile da compiere.
Riunirsi alla famiglia sarebbe la decisione più saggia e indolore, ma l’inesperienza e l'amore per Nemi incanalano i suoi passi su una strada diversa.
L'Idrethia, però, non è il luogo meraviglioso del quale aveva tanto sentito parlare: è una prigione che inghiotte e getta nel fango.
Per sopravvivere, Rya dovrà temprare il proprio animo e indurire il proprio cuore, scontrarsi con il dolore, la vergogna e l'umiliazione del corpo e dello spirito… e sperare di uscirne, se non integra, quantomeno quasi indenne.
Dopotutto, una Niva non demorde. Una Niva non si arrende mai.
Tutto però ha un prezzo. Anche l’innocenza.







Intervista a Daniele Tartaglia

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Intervista a Daniele Tartaglia


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Credo sia figlia fisiologica della passione per la lettura. Non conosco scrittori che non siano anche appassionati lettori. Ad un certo punto senti il bisogno di provare, di scrivere ciò che senti, soprattutto per te stesso.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Dipende. A volte capita che un pezzo mi catturi mentre scrivo, e allora lo ascolto ininterrottamente finché non ho finito. Per esempio, per il racconto del Castello ho utilizzato “Have you heard the news?” dei Talk Talk, mentre per quello dell’Isola “Marooned” dei Pink Floyd, e così via…

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Questa domanda pone due questioni: quanto di te VUOI che scenda in ciò che scrivi, e quanto invece CADE giù indipendentemente dalla tua volontà (e qui l’inconscio domina). Credo che la padronanza della tecnica narrativa aiuti molto nel primo caso, mentre nel secondo è tutto più complesso (e spesso lo scopre l’editor).

4) Il genere che preferisci scrivere?
Il genere fantastico è quello che mi attira di più, con inevitabili sconfinamenti nello ‘psicologico/introspettivo’ e nell’horror.
Come scriveva Todorov nel suo ‘Saggio sulla letteratura fantastica’, si passa continuamente dal fantastico-strano al fantastico-meraviglioso.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
“Manoscritto trovato a Saragozza”, di Jan Potocki. Credo che sia ,oltre che un bellissimo romanzo, un ottimo manuale per lo scrittore di letteratura fantastica.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Entrambi. Dipende comunque da come si pone l’io narrante.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Vado a passeggio con il mio cane nel bosco vicino a casa mia, metto gli auricolari e musica ininterrottamente finché non compare il brano ispiratore (ogni volta diverso), allora torno al computer e ricomincio.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
L’unica che legge ciò che scrivo è mia moglie, ma essendo di parte, dice che è tutto bello anche se facesse palesemente schifo.

9) Il primo libro letto?
Il primo libro che ricordo di aver letto credo sia Pinocchio.

10) Il tuo libro preferito?
Ne ho moltissimi, ne cito tre: “La polvere del Mondo”, di Nicolas Bouvier, “Il leopardo delle nevi”, di Peter Matthiessen, e “Shibumi” di Trevanian. Ma sono molti di più.

Grazie a Daniele per la chiacchierata

Intervista a Islem Bozrati

Benvenuti nel nostro angolo

Intervista a Islem Bozrati


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Nel 2015 ho iniziato a scoprire il mondo della lettura, leggevo qualche libro cartaceo, poi ho scoperto wattpad e ho iniziato ad ambientarmi sempre di più. Avendo cominciato a leggere all’età di tredici anni non avevo mai valutato la possibilità di scrivere, mi limitavo a fare i temi di italiano a scuola, e mi piaceva molto farlo. Crescendo ho imparato a conoscermi e a sperimentare, così mi sono buttata iniziando a scrivere qualche capitolo di un libro di cui non sa nessuno, e dopo un paio d’anni ci ho riprovato, ma questa volta mettendoci tutta me stessa. Scrivevo decine di capitoli, li tenevo per me, ma poi ho deciso di condividerli in forma anonima. Scrivere mi permette di vivere mille vite diverse, tutte quelle che voglio, facendomi dimenticare la vita reale. Penso sia una delle sensazioni più belle che ci siano, e non ho intenzione di smettere di fare quello che mi piace.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Sono una fan degli One Direction dal 2011, quindi assolutamente loro, sia i loro pezzi come gruppo sia i loro singoli, in particolare Harry Styles. Mi trasmettono molta tranquillità, e mi fanno ricordare molti momenti felici. Ma quando scrivo, come ho già detto mi estraneo completamente dal mondo esterno, perciò anche se c’è la musica di sottofondo, non ci faccio molto caso, poiché sono completamente concentrata nel libro.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Si, c’è sempre qualcosa di mio, molte sfumature del carattere dei miei personaggi derivano da me. Sono una persona molto sensibile, proprio come Ana, e molto chiusa in me come Dom. Molto spesso, quello che fanno i personaggi e come reagiscono è come lo avrei fatto anche io, e questo libro mi ha aiutato molto a spingere la mia immaginazione oltre al limite che mi ero fissata.
Molti luoghi citati nel libro, sono posti che amo alla follia, come New York. Ci sono davvero tanti piccoli dettagli, che scrivo anche inconsapevolmente.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Per ora ho solo scritto storie d’amore, perché sono un’inguaribile romantica. In futuro, mi piacerebbe scrivere anche qualcos’altro, oppure mescolare più generi, finché la mia immaginazione me lo permette.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Non penso ce ne sia uno in particolare, ricordo che quando ho iniziato a scrivere Choiceless leggevo unicamente su Wattpad. Penso di aver raccolto e costudito dettagli da ogni libro, e aggiungendoci del mio ho trovato la giusta ispirazione.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Non penso ce ne sia uno in particolare, ricordo che quando ho iniziato a scrivere Choiceless leggevo unicamente su Wattpad. Penso di aver raccolto e costudito dettagli da ogni libro, e aggiungendoci del mio ho trovato la giusta ispirazione.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Chi ha seguito il mio percorso su wattpad sa che ho avuto molti blocchi, quello più lungo è durato un’estate intera. Credo che dipendano molto dal mio stato d’animo, più sono in armonia con me stessa e meno blocchi ci sono. Spesso leggo altri libri per incoraggiarmi a dare un finale anche al mio, mi piace molto isolarmi quando scrivo, quindi vado in riva al lago, o al fiume con un quadernetto e una penna. Non riesco obbligare me stessa a scrivere, ci ho provato una sola volta e non è stato molto gradevole, perciò mi prendo sempre il tempo di cui ho bisogno e scrivo solo quando sono ispirata.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
La mia migliore amica, Takwa legge sempre i miei capitoli per prima e li commenta con me, quindi se si può considerare lei una Beta reader, allora sì.

9) Il primo libro letto?
 Come ho detto ho iniziato a gradire la lettura solo da qualche anno, perciò non conto quello che mi è stato imposto di leggere a scuola. Il primo libro che ho deciso di leggere e che mi è piaciuto è stato ‘After’, di Anna Todd, ne parlavano tutti e così spinta dalla curiosità l’ho comprato, a quei tempi non conoscevo ancora Wattpad, e il primo che ho letto online è stato ‘Baci nell’ombra’ di Sara Dardikh. 

10) Il tuo libro preferito?
Ne ho davvero molti, la maggior parti originari di Wattpad, come ‘Suit and Tie’,’ Sweet’ e ‘Kiss me like you love me’. Altri invece letti in versione cartacea come, ‘la strada’, ‘l’estraneo’ e ‘Eden in the Dark’.

Grazie a Islem per la chiacchierata


 

Segnalazioni

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Segnalazioni


Sinossi
Daniil sa cosa significa morire. Ha sentito il peso, l'odore e il sapore della morte nel momento in cui sua madre gli ha salvato la vita interponendosi tra lui e il suo sicario.
Da allora la sete di vendetta l'ha consumato poco a poco rendendo quel ragazzino, un uomo spietato.
 È questo suo mantra che lo spinge a rapire l'ignara e bella Selena, l'unica figlia dell'uomo più pericoloso di Mosca, dopo di lui.
Gli basterà uno sguardo per capire che se il sangue che le scorre nelle vene è il suo veleno, il corpo che lo contiene e l'anima che lo governa diventeranno presto l'unico antidoto alla sua sofferenza.
Perché spesso amore e odio sono separati da un invisibile confine e quando scopri di averlo varcato, anche solo per poco e anche solo per gioco, è già troppo tardi.


Sinossi
Tonino Esposito ci prova, a seguire le orme del padre, defunto boss del rione Sanità, e a diventare un criminale come si deve. Ma per quella vita ci vuole stoffa, e lui quella stoffa proprio non ce l’ha. Goffo, ingenuo, nullafacente e perseguitato dalla sfortuna, sembra incapace di combinarne una buona. Canzonato dalla moglie, dai quattro figli, dai suoceri, dalla domestica ucraina e persino da due iguane e da un coniglietto, è la pecora nera della famiglia e il delinquente più maldestro nella storia della camorra.
Quando anche ’O Capitano, lo spirito di un ufficiale spagnolo che gli parla mediante un teschio presente nel cimitero delle Fontanelle, si rifiuta di dare ancora ascolto ai suoi lamenti e lo incita a darsi finalmente una mossa, Tonino capisce di aver toccato il fondo. Decide perciò di cambiare strada e di cercarsi, per la prima volta in quarantacinque anni, un lavoro onesto. Ma i guai non tarderanno a raggiungerlo, così come gli uomini del clan che hanno in mente per lui un compito ‘molto speciale’.
Dirigendo un coro di voci esilaranti e di situazioni pirotecniche, Pino Imperatore si conferma un maestro dell’umorismo, quello che unisce l’allegria e l’amarezza, compiendo il grande miracolo di farci ridere delle nostre stesse debolezze e assurdità.


Sinossi
«E chi mi ha tolto i vestiti?»
«Non guardare me, hai fatto tutto da sola.»
Sgrano gli occhi. «Da sola? Davanti a te?»
Lui appoggia la testa sul cuscino e guarda il soffitto con fare sognante. «È stato davvero un bello spettacolo.»

Sono il preparatore atletico più fortunato al mondo, o almeno credevo di esserlo.
Avevo tutto.
Una carriera in ascesa, soldi, fama, donne...
Poi una coreografa ha sconvolto ogni cosa.
Lei sogna una storia d’amore, io voglio solo portarmela a letto.
E sono disposto a tutto pur di averla.
Perfino proporle un compromesso segreto, un gioco che nessuno dovrà mai scoprire.
Un accordo che durerà solo due settimane, poi ognuno prenderà la sua strada.
Se lei accetterà, nulla sarà più come prima.


Sinossi
Dylan

Sono il principe ereditario di Villroy, ma invece di aspirare al trono come avrei dovuto, mio padre ci ha fatto esiliare tutti. Potrei lamentarmi, ma aveva un buon motivo. Adesso la mia ex-famiglia reale vive a Brooklyn e io sto per ereditare un nuovo regno: l'impresa di costruzioni di mio zio. È l'occasione perfetta per costruire il mio impero immobiliare e farmi un nome. Tutto ciò di cui ho bisogno è una persona esperta che mi aiuti a fare il passo avanti che serve. E la ragazza che è cresciuta alla porta accanto (una donna, e che donna, adesso) si fa viva, con esattamente l'esperienza di cui ho bisogno.

Peccato che Ariana Bianchi mi detesti. Una volta pensavo di non meritarmelo, una ripercussione dell'antica faida tra le nostre famiglie, ma c’era stata quella volta…

Ariana

Ho appena divorziato e vivo a casa dei miei genitori cercando di rimettere in pista la mia vita, con lo scopo ultimo di avere un bambino con l'aiuto di una banca del seme. È il motivo del mio divorzio, lui non voleva figli, e a trentun anni il mio orologio biologico sta ticchettando. Quindi, quando Dylan Rourke, un vero porco ma al contempo un uomo stupendo, si presenta a casa dei miei genitori e mi chiede di lavorare come consulente per la sua ditta, vedo un'opportunità. Vuole qualcosa da me? Sì, bene, anch'io voglio qualcosa in cambio.

Solo che Dylan lo rende molto più complicato di quanto dovrebbe essere.


Sinossi
Southend-On-Sea, 1888

Gwen Mallory è una giovane affittacamere, sveglia e avvenente; istruita malgrado l’estrazione sociale perché suo padre era il pastore della comunità. La sua vita scorre tranquilla, tra libri custoditi in camera, ricami e i pochi svaghi che una cittadina di mare consente.
Una serena monotonia spezzata dall’arrivo di James Ford, elegante uomo d’affari, giunto a casa dei Mallory per soggiornarvi e riprendersi dopo una lunga malattia… ma chi è davvero questo distinto gentiluomo e perché sembra non voler raccontare nulla di sé?

Tra segreti, pettegolezzi e verità scomode, Teresa Regna ci offre personaggi indimenticabili, dalla forte personalità e liberi dai pregiudizi.











Intervista a Viola Lewis

 Benvenuti nel nostro angolo

Intervista a Viola Lewis


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Ho sempre amato leggere. La scrittura è qualcosa che mi porto dentro da tutta la vita. Ho trovato il coraggio di esprimermi su carta circa due anni fa. E, da allora, ho capito che non posso e non potrò più farne a meno.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Quando scrivo ho bisogno di silenzio e relax, di conseguenza non ascolto mai musica. Ho bisogno di estraniarmi dal mondo e dedicarmi esclusivamente ai miei personaggi, niente di più!

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
C’è sempre qualcosa di me in alcuni dei comportamenti delle protagoniste, proprio perché le sento “mie” e sarebbe impossibile non donargli qualche lato di me, anche di quelli nascosti.

4) Il genere che preferisci scrivere?
 Il genere che amo è il contemporary romance. Magari però in futuro proverò anche altro, chissà!

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Ho cominciato a leggere sull’app Kindle tre anni fa e il primo dei libri che ho letto da questa piattaforma è stato Hot Stuff di Ava Lohan. Ho amato quest’autrice e ho amato i suoi romanzi. È stato quello il momento in cui ho sentito il bisogno di lanciarmi. Non so che effetto mi abbia fatto quel romanzo, ma tutto è cominciato da lì.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Sono solita usare entrambi i tipi di discorsi. Dipende da ciò che richiedono le scene.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Non c’è qualcosa nello specifico che mi sprona a scrivere. Ci sono volte in cui basta davvero un minimo per portarmi a creare una scena nella mia fantasia. Un suono, un immagine, le parole di una canzone, un nome… Ma, a volte, anche solo un pensiero!

8) Hai una beta reader per le tue storie?
 Ancora no. Ma penso di volerne qualcuna per le mie prossime pubblicazioni.

9) Il primo libro letto?
Ho letto tantissimo nella mia vita quindi non ricordo nello specifico quale sia stato proprio il mio primo libro. Avrò sicuramente iniziato con gli Harmony.

10) Il tuo libro preferito?
Sono diverse le autrici che mi hanno lasciato un segno indelebile con i loro romanzi. Molte sono anche autrici emergenti, ma di sicuro sono riuscite a trasmettermi emozioni uniche e forti. Uno dei libri che rimarrà sempre nel mio cuore è love inside, ma anche la damned series e la trilogia black touch, fatal touch e final touch. Li ho adorato!

Grazie a Viola per la chiacchierata


venerdì 5 agosto 2022

Cover Reveal: Eat read blood

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#CoverReveal


Eat. Read. Blood
di Autori vari Genere: raccolta di racconti horror
Collana: Tartaros
Prezzo ebook: 1,99 €
Pagine: 267

Sinossi
Qualcuno nel oscurità ha bisogno di essere ascoltata.
Quando ha fame. Ed è stato attratto proprio da noi.
“Eat. Read. Love” – “Mangia. Leggi. Ama” – si trasforma in “Mangia. Leggi. Sanguina”. Nutri questa bocca ghignante.

Una raccolta da brivido che unisce il rosso della linfa vitale con la paura, la meraviglia e il grottesco.
Sei pronto a entrare nell’antro tenebroso?



giovedì 4 agosto 2022

Intervista a Domenica Lupia

 Benvenuti nel nostro angolo

Intervista a Domenica Lupia



1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura vera e propria è nata durante il terzo/quarto anno del liceo Classico. Il mio docente di lettere era una persona straordinaria e mi ha sempre spronata con nuove sfide e proposte differenti spingendomi non solo a mettermi in gioco ma insegnandomi una massima, uno stile di vita che porto ancora con me: “Devi sempre scrivere la verità e per farlo devi essere pronta a vincere o a perdere tutto.”

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Durante la stesura di un libro di solito non ascolto musica, ci siamo solo io, la carta e la penna ma la musica è parte fondamentale del mio vivere la scrittura difatti trascorro molti mesi a camminare in solitaria e ad ascoltare musica prima che arrivi l’idea giusta. Di solito ascolto quel genere di musica che è più simile alla poesia come De André, De Gregori, Guccini ma anche tantissimo glam rock: Queen, David Bowie, Kiss sono solo una piccola parte di ciò che ascolto.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Nelle mie opere c’è tanto di me ma non a livello esplicito, per esempio in Lacryma i tre personaggi non sono altro che facce della stessa medaglia, della stessa persona e personalità: il carnefice e le due vittime che io, come tanti altri esseri umani, sono stata. Non c’è un carnefice esterno, è sempre dentro di noi. Per il resto inserisco molto di ciò che ho imparato involontariamente: sono una persona molto curiosa e con molta memoria per cui spesso la soluzione per un passaggio mi viene scodellata davanti dal mio cervello in breve tempo.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Amo addentrarmi nell’aspetto psicologico delle relazioni umane, di solito fra poche persone e senza la distrazione del mondo esterno. Tendo a scegliere di utilizzare pochi personaggi immersi in realtà piccole, strette e soffocanti. Amo la crudezza ma anche la poesia che si nasconde dietro quello che chiamiamo “squallore”.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
In realtà non è stato merito di un libro ma di una lunghissima riflessione. Avevo perso la bussola e cercavo di impegnarmi in migliaia di hobby, passioni e attività che, per quanto mi riuscissero, non mi lasciavano nulla. Ero comunque infelice e svuotata. Dopo qualche tempo ho rivoluzionato la mia vita, l’ho ripresa in mano e ricostruita e sono tornata alle parole di quel mio docente di lettere ricordandomi che la mia strada c’era solo che l’avevo lasciata per correre dietro a cose più effimere.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Dipende. Spesso il discorso diretto mi permette di mettere direttamente nero su bianco la crudezza o la verità senza che di mezzo ci possano essere interpretazioni o spiegazioni varie. Arriva così: come un pugno. Altre volte però il discorso indiretto si posiziona talmente bene all’interno del pezzo che non posso non coltivarlo.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Quando mi capita di bloccarmi devo innanzitutto capire come mai sta accadendo. Alle volte semplicemente non ho un’idea che valga la pena scrivere, sviluppare e allora lascio perdere finché non arriva quella giusta. Se invece l’idea c’è, la sto già sviluppando ma mi trovo di fronte a un muro (che sia pratico o solamente emotivo) metto gli auricolari e vado, cammino senza meta. Di solito torno a casa con la soluzione.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
Niente beta, non comunque fino a progetto completamente finito. Ho una formazione artistica e non ho mai amato mostrare delle opere incompiute, vale anche per la scrittura: di solito il testo può essere letto solo dopo l’editing e la correzione di bozze, in ogni caso quando il progetto generale è già strutturato (nel bene o nel male) perché credo che nella fase di stesura non debba esserci l’influenza di un altro tipo di sensibilità.

9) Il primo libro letto?
Mia madre è un’ex insegnate di lettere e mi piazzò in mano “Quo Vadis” come primo libro. Direi che non è stata un’infanzia leggera.

10) Il tuo libro preferito?
 Non so se direi preferito in assoluto perché col tempo ne ho letti altri che mi hanno appassionata moltissimo ma se devo scegliere un titolo solo credo che direi assolutamente “Narciso e Boccadoro” di H. Hesse. Quel libro ebbe la capacità di sconvolgermi e mi sconvolge ogni volta che lo rileggo a distanza di anni donandomi sempre qualcosa in più. Penso che sia il libro del mio cuore e che lo resterà nonostante tutto.

Grazie a Domenica per la chiacchierata

mercoledì 3 agosto 2022

Intervista: Sara Pilotta

 Benvenuti nel nostro angolo

Intervista a Sara Pilotta



1)Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Intanto ti saluto e ti ringrazio per lo spazio a me dedicato.

 Il mio amore per la scrittura nasce fin da bambina, quando ottenevo bei voti nei temi scolastici o semplicemente quando appuntavo i miei segreti sul diario, ma questa passione l’ho riposta per molto tempo in un cassetto chiuso a chiave, perché, per molto tempo, non avevo più fiducia in me e nelle mie possibilità.
La gioia di ricominciare a scrivere invece è tornata l’anno scorso, durante il primo lockdown, in un periodo di profonda paura, ma anche di voglia di fare qualcosa di buono per me stessa.
Una notte feci un sogno incredibile, in cui mi scorse davanti agli occhi una splendida storia d’amore che sembrava un film d’animazione giapponese, dai toni pastello, ma dalle sequenze d’azione vivide. La mattina ho cercato in ogni modo di ricordare quel sogno che mi aveva fatto battere il cuore e lo raccontai a mio marito che mi consigliò di metterlo su carta. Io ci pensai un po’ su e poi decisi di dargli ascolto e soprattutto darlo al mio cuore. Ho acceso il mio portatile e le parole sono schizzate fuori da sole, come se fossero state lì da sempre e bramassero di venire al mondo.

2)Cosa ascolti mentre scrivi?
Dipende da cosa sto scrivendo. Durante la stesura di Alex e Anya ho ascoltato spesso: In My Blood di Shawn Mendes, perchè rappresentava la voce del protagonista maschile, un uomo tormentato, che non poteva arrendersi per nessun motivo e che, al contempo, aveva bisogno di aiuto.
Un’altra canzone che è la colonna sonora del romanzo è: Everything dei Lifehouse, dalla quale ho tratto alcune parole di una scena chiave.
Poi o restavo in religioso silenzio, oppure mettevo la playlist di Lewis Capaldi per le scene romantiche.
Attualmente invece sto optando per una playlist di pianoforte tra cui spiccano: Emanuele Fasano, Ludovico Einaudi, Giovanni Allevi, Ezio Bosso, Michele Baldi e tanti altri.

3)Quanto di te metti nelle tue opere?
Nel mio primo romanzo ho preferito far volare la fantasia e di me c’è poco, nel senso che non mi identifico in un personaggio specifico. Anya è vegetariana, Alex è un solitario, Sandy è buffa, Sameh è paziente, Joe è fedele; in ognuno di loro c’è un pezzettino di me. Per quanto riguarda i temi che si possono trovare ad esempio c’è quello della diversità, che a me è molto caro.

4)Il genere che preferisci scrivere?
Il genere che preferisco scrivere è il rosa, anche se la cosa divertente è che non amo leggerli. Mi piacerebbe anche provare a scrivere racconti brevi e storie per bambini. Il genere che mi ispira meno è il giallo, perchè non lo amo neanche da lettrice.

5)Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Non c’è un libro che mi ha dato coraggio nell’intraprendere questa meravigliosa avventura, ma posso comunque citarne uno che, secondo me, vale la pena di leggere per la sua struttura a monologo che sorprende il lettore dall’inizio alla fine. Il libro è Dolores Claiborne di Stephen King. La protagonista è caratterizzata a tal punto che regge su di sé l’intera narrazione. A mio avviso è un romanzo che potrebbe essere presentato nei corsi di scrittura creativa.

6)Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Preferisco il discorso diretto. In Alex e Anya sono i due protagonisti a dare il loro punto di vista in una struttura a “cascata”, senza capitoli, così da far fluire meglio i pensieri. Nel prossimo libro sarà la protagonista femminile a parlare.

7)Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Se rimango bloccata non mi ostino a scrivere e magari poi cancellare tutto; faccio una pausa, rimetto in ordine i pensieri e magari effettuo delle ricerche inerenti alla storia, da cui prendere spunti.

8)Hai una beta reader per le tue storie?
Sì, ho dei beta reader, tra i quali mio marito che è il mio primo giudice e la scrittrice e poetessa Marta Telatin per la quale nutro profonda ammirazione. La mia editor invece è Miriam Mastrovito, di cui ho apprezzato il romanzo Reborn, un horror delizioso.

9)Il primo libro letto?
E chi se lo ricorda! Ne sono passati talmente tanti! Forse Il mago di Oz, Il giardino Segreto o Sognavo l’Africa.

10)Il tuo libro preferito?
Di solito quando agli altri fanno questa domanda non si espongono, dicono che ce ne sono troppi e in parte hanno ragione. Il libro che ha acceso il mio amore per la lettura e che, a suo tempo, mi sconvolse è 1984 di George Orwell. Un romanzo straordinario che penso tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita e che scelsi come discussione di inglese alla maturità

Grazie a Sara per la chiacchierata