mercoledì 6 dicembre 2017

Benvenuti nel nostro angolo

Segnalazione:


TITOLO: Il mio principe pirata
AUTORE: Daniela Perelli
EDITORE: Self
GENERE: Romance
PREZZO: ebook 0,99 euro cartaceo 4,16




Sinossi:

Anno 1820
“Sono solo Isabella, una giovane ricca e promessa sposa di un conte, che desidera, sogna, una vita diversa da quella imposta.”
Isabella ha tutto ciò a cui una giovane donna ambisce: una casa da sogno sulle alture della città, una famiglia ricca che la tratta come fosse una preziosa bambola di porcellana, un affascinante conte inglese desiderato da molte che l’attende a Londra e che ha occhi solo per lei. Eppure, non è felice. Gli unici momenti in cui si sente davvero se stessa sono quelli, seppur brevi, che passa seduta di fronte alla finestra della sua camera che si affaccia sul mare e dove, da lì, alterna la lettura alla bellezza del panorama. Quando il fatidico giorno della partenza arriva e si ritrova su quella nave che si allontana dal porto sempre più, per portarla tra le braccia di colui che spera di poter amare un giorno, una situazione inaspettata e spaventosa le si presenta mettendola di fronte a una scelta: nascondersi e sperare che quel momento passi, oppure lasciarsi andare a un destino crudele.
E alla fine sceglie, si lascia andare.
Solo che quel destino crudele ha l’aspetto di un uomo che per i più è considerato una leggenda che esiste solo in un mondo di fantasia di chi narra le sue vicende per mare...
Seconda e autoconclusiva novella della serie “Amori in viaggio nel tempo”.



Curiosità sull'autrice:

Daniela Perelli. Nata a Genova il 6 giugno 1980, si è diplomata come Tecnico dei Servizi Ristorativi e specializzata in pasticceria. Ha lavorato per due anni a contatto con i bambini come animatrice turistica, coltivando la passione per la danza, il canto e la lettura. Vive a Genova con il marito Alessandro, i figli Giulia e Luca e la loro barboncina Lili. Autrice di romance contemporanei e con ambientazione storica, ha pubblicato tramite il self publishing ed è autrice Rizzoli per la collana You Feel. Amministratrice del gruppo facebook dedicato al romance "Harmonyne", gestisce il suo sito "Scrivere con amore", dove pubblica articoli e consigli di lettura.


Vi lasciamo con un estratto:

«Ma che diavolo!» Il conte si allontanò e uscì dalla cabina per correre sul ponte. Isabella rimase lì ancora per pochi secondi.
I battiti accelerati. Poi, all’improvviso, si alzò dal letto, prese la sua mantella appoggiata sopra una delle poltroncine e la indossò. Tirò su il cappuccio. Quel gesto le diede sicurezza.
Uscì dalla cabina: la confusione regnava sovrana.
«Tutti ai cannoni!» Seguì alcuni uomini che salirono chi sul ponte di prua, chi sul ponte di poppa. Ognuno sceglieva una direzione in maniera confusionaria. Erano momenti di panico.
Il vento era calato, sembrava di essere in una dimensione parallela. Il mare era improvvisamente calmo e piatto.
Le urla, il rumore forte degli sportelli ai lati dello scafo che si spalancavano mostrando i cannoni.
«Forza! Polvere da sparo e munizioni!»
«Abbassare il fanale di poppa e virare a dritta!»
«Figli di un cane! Sono pirati!» Pirati… Quella parola le rimbombò nella testa. Forse stava sognando, forse era solo un incubo. Ma sentiva freddo, troppo freddo perché potesse trattarsi di un sogno.
Tutto accadde in un attimo: vide Victor imbracciare il fucile.
I cannoni che cominciarono a sparare. Una coltre di fumo le spezzò il respiro. La mano di suo padre che la afferrò urlandole di tornare subito nella cabina e di non muoversi da lì… Ma Isabella si liberò da quella presa. Corse più forte che poteva mentre alcuni marinai la scontravano al suo passaggio. Alzò il capo e vide alcuni di loro arrampicarsi sulle coffe e sulle sartie. Cavi che agganciavano la loro nave al vascello che maestoso e cupo batteva bandiera pirata… Il capitano della nave aggrappato con tutto se stesso al timone mentre cercava di virare con tutte le sue forze.
Isabella perse la cognizione del tempo. Correva e correva in direzione del cassero di poppa e, una volta arrivata, non percepì più nulla. Sentì solo il suo corpo cadere, lasciarsi andare, e l’acqua gelida del mare che la avvolgeva. Stava per morire.
Non si oppose.
Forse era quella l’unica sua salvezza.
Sarebbe morta.
Aprì gli occhi per l’ultima volta ma il salino glieli bruciò forte. Era tutto buio. Si lasciò andare.
Smise di trattenere il respiro.
Non aveva più paura.
Si sentì improvvisamente e violentemente portata in superfice.
E poi più nulla…

Letizia Romano

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