martedì 13 settembre 2022

Intervista a Fabio Guerrini

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Intervista a Fabio Guerrini


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Credo ci sia sempre stata. Sui banchi di scuola ero quello che scriveva i temi più lunghi, le prime fidanzate provai ad approcciarle con lettere d’amore, i miei quaderni d’appunti erano pieni di racconti brevi. Amo ascoltare e narrare storie da sempre.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Ho una grande passione per la musica, porto avanti la collezione iniziata da mio padre, siamo a quasi millecinquecento album.
Phaedra è nata sulle note più varie. Folk nordico, musica celtica, colonne sonore di grandi film epici, Two Steps From Hell, Morricone e molto, molto altro. Un immenso contributo all’atmosfera delle Pianure del Vento l’hanno reso i The Hu, un gruppo della Mongolia che combina strumenti e canto tradizionale con ritmi moderni più occidentali.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Siamo filtri sulla realtà, una lente che si “sporca” a seconda delle esperienze che vive e delle emozioni che prova. Leggere un libro significa sempre fare un viaggio nella psiche dell’autore. Nelle mie opere ci metto tutto me stesso, senza nascondere nulla.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Questa è facile: il fantasy. Mi piace molto anche la fantascienza, i due generi a mio modo di vedere hanno confini molto labili, talvolta si compenetrano.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Il mio libro di debutto è stato Leggende di Phaedra. L’avevo scritto per me, non credevo di pubblicarlo. Poi nel 2017 ho avuto una gran brutta avventura, ho passato un anno in ospedale e sono stato molto vicino alla morte. Uscito da quel letto ho capito che volevo lasciare una testimonianza di me, qualcosa che restasse ai miei figli e ai miei cari.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Non uso quasi mai il discorso indiretto. Col discorso diretto riesco a far vivere i personaggi, talvolta i dialoghi se li scrivono da soli.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Mi succede raramente. Quando capita è sempre per un motivo, quello che ho scritto non convince neanche me. Torno indietro, cancello e cambio strada. Funziona sempre.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
Due alfa reader (poveri diavoli che si sorbiscono la prima stesura) e due beta reader che mi aiutano con i loro commentari sulla seconda stesura.

9) Il primo libro letto?
Giuro che non me lo ricordo. Spesso dico il Candido di Voltaire, ma non ne sono affatto certo. Potrebbe essere stato La Storia Infinita di Ende, ma anche in questo caso potrei sbagliare.

10) Il tuo libro preferito?
Che domanda difficile, come si fa a scegliere. A quindici anni rimasi folgorato dal Signore degli Anelli (JRR Tolkien), poi dieci anni dopo fu la saga della Legione di Videssos (H. Turtledove) a farmi provare le stesse emozioni. La terza volta mi è capitato con la saga di The Witcher (A. Sapkowski), il battesimo del fuoco mi è entrato sotto pelle. Sono pronto a innamorarmi ancora!

Grazie a  Fabio per la chiacchierata


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