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Intervista a Giusy Laganà

1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura nasce fin da bambina. Ho album ricchi di foto con una me piccina che riempiva fogli bianchi con una scrittura ovviamente incomprensibile, potevo avere meno di tre anni. La scrittura però in quanto tale non è parte della mia quotidianità. Scrivere, ora come ora, è un processo troppo doloroso. Preferisco scrivere dei libri degli altri.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?

Ho pubblicato un breve racconto illustrato l’anno scorso con Tulipani edizioni. Lo scrissi circa due anni fa al mare nella mia città dove sono nata. Solitamente quando scrivo preferisco la musica classica.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?

Ancora troppo. Non sono capace di parlare di fatti estranei al mio vissuto anche se con l’utilizzo di metafore.

L’obbiettivo è lavorare ai racconti che ho scritto di recente ma cercare di puntare alla tecnica e meno alla mia voce personale.

4) Il genere che preferisci scrivere?

Il mio sogno è sempre stato quello di scrivere un romanzo. Negli ultimi tempi ho raggiunto la consapevolezza di non possedere la genialità necessaria da creare un’opera così. Preferisco scrivere piccoli racconti e articoli in generale per il mio blog o riviste letterarie. Il racconto mi permette di creare un micromondo incisivo senza troppe smarginature.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura?

Leggo tanto è vero ma il coraggio di scrivere deve arrivare da dentro di te. Nessun libro potrà mai incoraggiarti.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?

Forse indiretto.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?

Le persone competenti a cui mi rivolgo e poi cercare di capire come gestire le emozioni.

8) Hai una beta reader per le tue storie?

Ho delle persone speciali che leggono per prime quello che scrivo ma non sono mai sempre le stesse.

9) Il primo libro letto?

Piccole Donne, primissimo libro letto.

10) Il tuo libro preferito?

Sono tanti ma forse quello in assoluto è Madame Bovary di Gustave Flaubert.