mercoledì 13 aprile 2022

Intervista a Giulia Previtali

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Intervista a Giulia Previtali



1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura? 
Ho cominciato alle elementari, anche se ancora non capivo cosa potesse significare. Ne ho preso coscienza verso i 14 anni, quando mi sono iscritta a siti di scrittura online – come efp, per intenderci.
Sono una lettrice abbastanza accanita, ho sempre letto più 100 libri all’anno e sono una persona abbastanza fantasiosa. La scrittura concilia due mondi: quello che immagino e quello che mi succede, dandogli una spiegazione, in qualche modo.

2) Cosa ascolti mentre scrivi? 
Dipende. Questo è un periodo sicuramente da musica irlandese. Qualche mese fa era da Gothic Metal. C’è stato un periodo in cui ero proprio fissata con Everybody knows di Sigrid. No, non è vero, lo sono ancora.

3) Quanto di te metti nelle tue opere? 
Abbastanza. Magari i mondi sono diversi, i personaggi anche, ma le situazioni sono molto simili. Dipende. A volte i personaggi sono reali e le situazioni romanzate. Ma in genere metto molto, anche senza accorgermene.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Nel mio cuore c’è il fantasy, ma negli anni ho scoperto di avere una scrittura che si presta molto per i romanzi introspettivi come Colori. Non ci avrei mai pensato.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura 
“Le Profezie di Fryne”, un fantasy, ma ho sbagliato. Ero ancora acerba e ogni volta che lo sfoglio me ne accorgo. Direi che avrei dovuto aspettare e mostrare solo Colori, visto che ha riscosso un buon successo tra i lettori.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi? 
Entrambi, dipende dalla scena e cosa voglio descrivere.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura? 
Scrivere fanfiction. Può sembrare una cosa stupida, ma sono cresciuta con Harry Potter ed efp non ha aiutato e sanato la mia vena di storie da questo punto di vista… Quando mi blocco, continuo ad “allenarmi”.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
Non più. Prima l’avevo. Ora lavorando nell’editoria, correggo i miei libri e li mando a colleghe che fanno il mio stesso lavoro. Io faccio una prima scrematura, il resto lo correggono loro. E viceversa. 

9) Il primo libro letto? 
Credo sia stato “Il Piccolo Principe”, una lettura che mi concedo quasi ogni anno. È uno dei miei libri preferiti, al quale ho dedicato persino un tatuaggio. Ad ogni lettura, scopro una sfumatura nascosta.
Anche i libri della saga di “Nina, la bambina della sesta luna”, li ho letti tutti.

10) Il tuo libro preferito? 
Difficile. Posso farti una top five?
1. Il Piccolo Principe.
2. La canzone di Achille.
3. Harry Potter e il Principe Mezzosangue.
4. Luna (di Julie Anne Peters).
5. La figlia del Sahara.


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