mercoledì 21 settembre 2022

Intervista a Paola Garbarino

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Intervista a Paola Garbarino


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Ho iniziato col Fantasy, che è sempre stato il mio genere letterario preferito, sia da lettrice che da scrittrice. La scrittura è sempre stata il mio modo di riflettere sul mondo e sulle cose che mi capitano, è cresciuta con me, all’inizio scrivevo fiabe, nell’adolescenza poesie (di solito tormentate) e racconti, poi ho iniziato con progetti più ambiziosi come i romanzi. Ho tuttora nel cassetto delle intere saghe fantasy, che prima o poi vedranno la luce, gli unici che abbia già pubblicato sono “Il Popolo dei Sogni” e “Il Sangue degli Angeli”. Nel 2016 ho provato l’esperienza del self publishing per portare le mie storie allo scoperto ma, non sapendo come funzionasse di preciso, ho tenuto da parte i miei adorati fantasy e scritto un new adult da gettare nella mischia, “Come la Coda delle Comete”. Lì ho scoperto che amo scrivere anche storie d’amore (ci sono pure nei fantasy ma, per forza di cose, la parte romantica non può essere predominante). I lettori iniziarono a scrivermi per chiedermi il seguito, così nacque la “Stars Saga”, e poi tutti gli altri miei romance, al momento sono 22 pubblicati, di cui uno è una raccolta di tre racconto scritto con le colleghe Vera Demes ed Elle Eloise. Perfetti Sconosciuti sarà il 23°.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Ho delle canzoni che per me sono dei cult e le ascolto sempre, la playlist di un romanzo invece è creata apposta per il libro, devono essere canzoni che in qualche modo richiamino la trama, ovviamente canzoni che mi piacciono molto. Tra i miei gruppi preferiti ce ne sono molti degli anni Ottanta e Novanta (Depeche Mode e Pearl Jam, per citarne due). Di contemporanei ho una passione per i Tokio Hotel e per i Thirty seconds to Mars.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
In tutti i personaggi delle mie storie c’è qualcosa di mio, anche minimo, ma a me piace volare soprattutto di fantasia.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Adoro il Fantasy, soprattutto urban e paranormal. E ovviamente il romance.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura.
Ho sempre scritto storie, fin da bambina, non ho avuto bisogno di coraggio, per me è estremamente naturale scrivere, è il mio modo per eccellenza in cui esprimo me stessa.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Decisamente discorso diretto, in prima persona, lo trovo più coinvolgente.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Non ho mai avuto un vero e proprio blocco. Mi basta avere del tempo per me stessa, ascoltare la musica che amo, leggere un buon libro, guardare un buon film, l’ispirazione torna.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
No, non mi piace essere influenzata e credo che avere troppi pareri mi influenzerebbe. Ho un editor di cui mi fido molto, e spesso faccio leggere in anteprima il romanzo a due colleghe fidate.

9) Il primo libro letto?
Sinceramente non ricordo il primo romanzo che ho letto, di certo ho iniziato con le fiabe e i miti. Il primo che mi è rimasto dentro è La Storia Infinita di Michael Ende.

10) Il tuo libro preferito?
La Storia infinita, un capolavoro. La casa degli spiriti, di Isabel Allende. I pilastri della Terra, di Ken Follet.

Grazie a Paola per la chiacchierata

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