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Intervista a Laura Carloni
Ciao,
per prima cosa grazie mille per questo spazio.
Ho sempre scritto. Da quando ero piccola, alle elementari avevo una valanga di diari segreti, che tanto segreti non erano perché pieni di storie inventate sia con protagonisti in carne ed ossa, sia inventati o recuperati dai cartoni animati. Il Tulipano Nero era il mio preferito, ho ancora pagine e pagine scritte su di lui!
per prima cosa grazie mille per questo spazio.
Ho sempre scritto. Da quando ero piccola, alle elementari avevo una valanga di diari segreti, che tanto segreti non erano perché pieni di storie inventate sia con protagonisti in carne ed ossa, sia inventati o recuperati dai cartoni animati. Il Tulipano Nero era il mio preferito, ho ancora pagine e pagine scritte su di lui!
2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Quando scrivo ascolto musica, quasi sempre. Se una scena è particolarmente intensa può essere che abbia bisogno del silenzio, ma capita talmente di rado a casa mia che ci sia silenzio…
Comunque dipende dal libro… Al momento sto scrivendo un music/sport romance ambientato in Italia quindi vado di musica italiana a manetta: Ultimo, Irama.
Con qualche accenno alla musica degli anni passati (Baglioni)
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Nelle mie opere c’è spesso quello che non sono. Altrimenti le mie protagoniste sarebbero delle noiose signorine rompiscatole. Piuttosto prendo spunto dalle mie figlie, ecco… direi che qualche somiglianza con loro c’è sempre. Magari un modo di fare o un modo di dire, una passione o il modo di vestire.
4) Il genere che preferisci scrivere?
Mi piace scrivere quello che mi piace leggere. Romance, anche di ambientazione storica, basta che siano delle belle storie. Non amo le serie che si protraggono per tanto tempo, perdo l’interesse se devo aspettare mesi per leggere un finale.
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura.
Ho iniziato a scrivere il primo romanzo a fine dicembre 2019, quando ancora il Covid non aveva segnato le nostre vite. Ne avevo molti in testa, ma Sempre la mia stella era quello meglio delineato e sono partita.
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Preferisco scrivere in prima persona, facendo parlare i protagonisti. È più difficile integrare descrizioni e situazioni esterne alla storia che si svolge in quel preciso momento ma, a mio parere, è il modo migliore per far amare i protagonisti con i loro difetti, le loro sensazioni ecc…
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Non mi capita spesso di bloccarmi. Può capitare piuttosto che quel determinato giorno non abbia lo stato d’animo giusto per scrivere quel tipo di “scena”, allora vado oltre. Ho sempre almeno tre romanzi iniziati sul desktop, passo a uno di loro e riequilibrio la giornata.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
La mia beta reader principale è mia figlia di 21 anni. Non me ne fa passare una… Sui congiuntivi e condizionali è una iena! E poi anche una cara amica.
9) Il primo libro letto?
Il primo libro letto, ormai quarantroppi anni fa è Piccole donne, il classico dei classici.
10) Il tuo libro preferito?
Libro preferito? Tutti quelli che mi hanno fatto fare le ore piccole per finirli.Grazie a Laura per la chiacchierata
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