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Intervista a Elena Destro
1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Da sempre, in momenti particolari della mia vita sia positivi che negativi, la scrittura mi è servita come valvola di sfogo al posto delle parole. L’ho sempre fatto comunque in forma privata, senza nemmeno una costanza, un diario ecc… anzi spesso erano semplici fogli scritti “al momento” diciamo, e poi messi nel cassetto.
2) Cosa ascolti mentre scrivi?
La maggior parte delle volte ho bisogno del silenzio.
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Questo è il mio primo libro e è autobiografico; è frutto di tutti quei foglietti che come dicevo prima, in un momento particolare della mia vita di qualche anno fa, mi sono serviti come valvola di sfogo. A distanza di tempo ho deciso che sarebbero potuti diventare qualcosa di più, sono stata incoraggiata a provare a intraprendere questa strada e con l’aiuto e il sostegno di persone fantastiche ho superato i miei timori, mi sono rimboccata le maniche per imparare (cosa che sto continuando a fare) ed eccomi qui!
4) Il genere che preferisci scrivere?
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Questo è il mio primo libro e è autobiografico; è frutto di tutti quei foglietti che come dicevo prima, in un momento particolare della mia vita di qualche anno fa, mi sono serviti come valvola di sfogo. A distanza di tempo ho deciso che sarebbero potuti diventare qualcosa di più, sono stata incoraggiata a provare a intraprendere questa strada e con l’aiuto e il sostegno di persone fantastiche ho superato i miei timori, mi sono rimboccata le maniche per imparare (cosa che sto continuando a fare) ed eccomi qui!
4) Il genere che preferisci scrivere?
Be a essere sincera non lo so, di sicuro non fantasy, non perché non mi piaccia il genere, anzi, ma non mi sento in grado. Ho già un altro lavoro in corso, un romanzo…
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Nessuno in particolare. Leggo molto da quando avevo più o meno 10 anni e mia nonna mi ha regalato il primo libro: 3 uomini in barca di Jerom Klapka. Vario molto sui generi in base al momento. Forse i gialli scarseggiano nella mia libreria.
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
La prima stesura del mio libro era quasi priva di discorsi diretti, questo dovuto al fatto che non ero ( e non mi reputo tutt’ora ) una scrittrice e non conoscevo l’importanza, la differenza che può fare il suo uso. Lavorando con la casa editrice per l’editing oltre a mille altre cose ho imparato ad utilizzare il discorso diretto (Alessandra è impazzita penso nell’aiutarmi sollecitandomi a riscrivere il paragrafo inserendo dialoghi) e ad apprezzarlo.
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Per il momento non ho ancora avuto il famoso blocco dello scrittore, certo ho momenti in cui non scrivo nulla ma compenso con la lettura cercando magari di trovare uno spunto.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
8) Hai una beta reader per le tue storie?
No.
9) Il primo libro letto?
9) Il primo libro letto?
3 Uomini in barca di Jerom K. Regalatomi da mia nonna intorno ai 10 anni insieme a Cuore di De Amicis.
10) Il tuo libro preferito?
10) Il tuo libro preferito?
Sinceramente non ne ho uno in particolare. Di sicuro tra i miei preferiti, che rileggerei più volte, Angeli e Demoni e Il Codice da Vinci di Dan Brown.
Grazie Elena per la chiacchierata
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