mercoledì 22 giugno 2022

Intervista a Gianmario Mattei

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Intervista a Gianmario Mattei


1) Cosa ascolti mentre scrivi?
Dipende dalla giornata e dal morale, generalmente Melodic Death Metal o Progressive Death Metal. Ci sono giornate particolari in cui nuoto tra i generi menzionati e la musica classica di compositori del XX secolo come Berlioz, Varese, Schönberg o Stravinsky.

2) Quanto di te metti nelle tue opere?
Non saprei quantificare, però, sono consapevole del fatto che ogni personaggio che creo abbia qualcosa di me. Gli scrittori sono il metro di giudizio principale, assieme alle persone che ci sono più vicine, su cui basare le personalità.

3) Il genere che preferisci scrivere?
Senza alcun dubbio Dark Fantasy.

4) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Due libri in particolare: una delusione letteraria molto famosa, di cui non farò il nome, e “La canzone del ghiaccio del fuoco” di G.R.R. Martin, che mi ha indirizzato sul modo in cui strutturare gli intrecci delle storie che avrei sempre voluto narrare.

5) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Discorso indiretto, mi da la sensazione di essere più oggettivo durante la narrazione degli eventi.

6) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Fortunatamente ho pochissimi blocchi nella fase di scrittura. La maggior parte delle volte che mi capitano stalli, anche lunghi settimane, è nella fase preparatoria e creativa del romanzo.

7) Hai una beta reader per le tue storie?
Sì, ed è severissima!

8) Il primo libro letto?
Quello di cui ho miglior memoria è “Ventimila leghe sotto i mari” di J. Verne.

9) Il tuo libro preferito?
Domanda difficile a cui rispondere, ho molti libri sempre a portata di mano che leggo e rileggo di continuo. Ho una particolare alchimia con “I racconti del grottesco” di E.A. Poe e “Delitto e Castigo” di F. Dostoevskij.


Grazie a Gianmario per la chiacchierata

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