giovedì 23 giugno 2022

Intervista a Eleonora Aldani

 Benvenuti nel nostro angolo


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Dal piacere di comunicare a un possibile lettore le sensazioni che provo di fronte a stati emozionali in conseguenza di avvenimenti tratti comunque dal vero. Da sempre interessata alle vicende umane, dove le avversità mettono alla prova la tenacia, l’intraprendenza e la capacità di reagire dei personaggi in modo resiliente per affrontare e superare qualsiasi evento negativo o traumatico. Ognuno dei cinque libri fin qui scritti analizza e approfondisce stati di difficoltà in tempi e ambientazioni diverse. Dalle traversie vissute da un soldato delle retrovie nell’ultimo anno della Prima guerra mondiale, attraverso il centinaio delle sue lettere autografe inviate ai famigliari, al tema fantasociale di un evento che potrebbe capitare a chiunque di noi in una sera di pioggia lungo una litoranea ligure per un imprevisto incontro dal contesto alieno. Oppure dal desiderio di una seconda opportunità che può provare una insegnante e madre rimasta vedova, di avere fiducia in un nuovo rapporto d’amore con un uomo incontrato per caso in internet, tra i dubbi le tante difficoltà che una donna, rimasta senza un marito, può incontrare per il suo senso di responsabilità di fronte ai figli posti di fronte all’accettazione di un nuovo compagno nella vita della madre… alle ansie che vive una quarantacinquenne di fronte al rischio di essere tradita dal marito - dopo anni di un felice matrinonio - per la comparsa di un’altra donna che, durante una vacanza, inaspettatamente torna dal passato sentimentale del consorte.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Specialmente musica classica

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Non ci sono riferimenti autobiografici, ma certamente le esperienze vissute non possono che influenzare le considerazioni e le scelte episodiche delle diverse trame.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Narrativa dal ritmo incalzante per il susseguirsi di tanti avvenimenti che possono condurre a più di un finale, come fatti di un reportage giornalistico.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
I molti testi pubblicati di mio zio LINO ALDANI, famoso scrittore di Fantascienza, mi hanno indotta a passare dalla spontaneità delle molte poesie del periodo giovanile a cimentarmi nell’impegno di testi in prosa. Dopo aver terminato la mia attività di pittrice e di insegnante di Discipline pittoriche nei Licei Artistici per 36 anni.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Nella struttura del testo alterno periodi di narrativa in tempo presente, come voce occulta, a dialoghi in tempo reale tra i personaggi. Intenzionale la volontà di far partecipare il lettore all’azione degli avvenimenti come se fosse presente.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
 Vado a passeggiare lungo-mare cercando di rilassarmi nella natura.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
No - Svolgendo attività di Editor Letterario per la Cordero Edizioni – sono abituata ad essere molto critica… anche verso me stessa – Non disdegno però di ascoltare i consigli e le considerazioni di amicizie di buon livello culturale.

9) Il primo libro letto?
Certamente le favole dei fratelli Grimm … poi i libri scolastici tra cui I Promessi Sposi e la Divina Commedia

10) Il tuo libro preferito?
Molti testi che trattano il paranormale di Daniel Meurois tra cui Come dio divenne DIO
Fuori da questo settore: La Tredicesima Notte di Carlo Sgorlon

Grazie a Eleonora per la chiacchierata


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