venerdì 25 gennaio 2019

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Sinossi
“Un tale un giorno mi ha detto che la mattina ci alziamo, beviamo un caffè e iniziamo gli esami… E se così fosse? … Beh, se così fosse prenderemmo caffè ristretti per mancanza di tempo. Come si passa da un caffè ristretto ad una vita macchiata è presto detto”.
Nel nostro mondo le taglie si stanno sempre più restringendo: perizomi per l’intimità e smart-phone in pubblico; mai dimenticando che per molti l’obiettivo della vita sia indossare una 38! Questo accade perché abbiamo imparato ad essere degli ottimi riduzionisti. Semplifichiamo al massimo la nostra vita, sperando di stare nei tempi giusti.
“Caffè ristretto, vita macchiata” è un saggio di stampo filosofico che affronta con ironia e sarcasmo alcune problematiche del mondo odierno. Una satira tagliente che non risparmia di far luce sull’uomo di oggi, partendo da un unico filo conduttore: il tempo.
In questi tempi, infatti, il tempo si restringe, insieme a tutte le altre cose ormai in modalità smart. Di quella cosa chiamata tempo, tanto preziosa per il Bianconiglio e per la sua Alice, oggi ne abbiamo, infatti, sempre meno. Il libro vuole dare uno sguardo veloce, anzi vuole essere un lungo aforisma (l’unico buon modo di ridurre lasciando dei contenuti), su cosa accade appunto nei luoghi comuni della contemporaneità, o meglio nei non-luoghi che frequentiamo o nei quali siamo di passaggio.
Una carrellata ironica, con toni a volte amari, ma reali. Ma cosa c’entra Cappuccetto Rosso in tutto questo? Be’, forse quando il mondo non è più come vorremmo, l’unica possibilità è quella di rifugiarsi in una favola, proprio come ha fatto l’autrice di questo libro. Cappuccetto Rosso, pur non essendo una principessa, ha molto da dire e da insegnare. Perché lei è l’altra faccia della medaglia del Lupo. E il Lupo le cammina a fianco permettendole di arrivare alla fine… alla fine della storia.



Sinossi
E se gli altri non fossero altri? E se noi stessi non fossimo soltanto noi stessi? Se dietro l’ombra di un aereo che passa o sotto il fango di una terra straniera si nascondesse quel tassello mancante, quel lato incognito che potrebbe fare di noi un tutto completo? Sono le domande a cui, senza volerlo, troveranno risposta Rut e Luciano, i protagonisti (o il doppio ambiguo protagonista?) di una vicenda bifronte, a un tempo interiore e esteriore, nostrana e straniera.
Precipitando nelle tappe della “nevrosi occidentale” attraverso un caleidoscopio di metamorfosi lungo tutto lo Stivale, e risalendo del pari gli stadi di una possibile redenzione lungo la rotta dei migranti, dal cuore dell’Africa ai barconi, le due opposte e speculari vicende di Luciano e di Rut si troveranno a convergere – attraverso tutte le “latitudini” – nel punto archimedeo di Lampedusa. Dove i nostri protagonisti, uniti da un legame più oscuro e pro-fondo degli affetti, dovranno risolvere il mistero dell’uno con quello dell’altra, e viceversa. Un gioco di specchi la cui posta è l’identità loro e di chiunque. In questa lotta amorosa e filosofale, la Voce Narrante stessa sarà risucchiata in un vortice di possibilità e impossibilità, verrà smentita e ostacolata, facendo emergere nella struttura del racconto e del narrare le contraddizioni insanabili su cui si gioca la storia di Rut, di Luciano, come pure del loro e nostro presente.



Sinossi
“La rosa blu” è un romanzo avventuroso e romantico al tempo stesso la cui protagonista è una ragazzina di undici anni .
Durante una vacanza in camper in Germania, Ambra, si ritroverà, quasi per magia, a dover affrontare un viaggio che la condurrà verso un celeberrimo castello.
Lungo il tragitto accadranno fatti che hanno dell’incredibile.
La vita di questa ragazzina finirà per intrecciarsi indissolubilmente con il destino di due illustri protagonisti del passato quali Ludovico II di Baviera e sua cugina, Elisabetta di Wittelsbach, Imperatrice d’Austria, detta Sissi.

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