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Intervista a Marilena Boccola
La mia passione per la scrittura nasce innanzitutto dall’amore per la lettura. Sono da sempre una appassionata lettrice e a un certo punto mi è scattato qualcosa: il desiderio di cimentarmi a mia volta prima in racconti e poi in un romanzo che, a questo punto, sono diventati dieci perché “Lezioni d’amore per principianti” è proprio il mio decimo libro pubblicato.
Mentre scrivo preferisco il silenzio perché ho bisogno di concentrazione però la musica che ascolto in macchina o nelle cuffie mentre vado a camminare nella natura solitamente è
quella che fa da colonna sonora al romanzo che sto scrivendo in quel momento. Nel caso dell’ultimo romanzo, mi hanno ispirato le canzoni del cantautore Diodato.
Credo che ci sia tutto di me nelle mie opere. Senz’altro i miei valori e il mio modo di affrontare la vita. Chiaramente, i personaggi non sempre mi assomigliano, anzi! Per uno
scrittore è bello cimentarsi anche nella caratterizzazione di personaggi molto diversi da se stessi. Si tratta di un vero e proprio esercizio di stile che richiede di guardare il mondo da
un punto di vista diverso dal proprio.
Sicuramente il romance. Finora ho scritto romanzi contemporanei ma attualmente mi sto cimentando nella scrittura di un romanzo storico ambientato nell’epoca Regency in collaborazione con Dri Editore.
Non saprei dire il titolo però si trattava sicuramente di un romanzo rosa che in qualche modo mi ha deluso. Ho iniziato a scrivere proprio facendomi guidare da quello che avrei voluto leggere.
Il discorso diretto, le battute anche spiritose tra i protagonisti mi piacciono molto e qualcuno una volta mi ha anche detto che si tratta del mio punto di forza. In “Lezioni d’amore per principianti” ce ne sono diverse, soprattutto tra il protagonista
maschile e il suo compagno di università piuttosto libertino.
Quando mi blocco, mi aiuta mettermi davanti al pc e provarci comunque. Non credo molto nell’ispirazione, o meglio, credo nell’intuizione che dà l’imput iniziale, ma le storie si scrivono con il costante esercizio.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
Sì, solitamente mi rivolgo a un’amica anch’essa scrittrice con la quale mi confronto costantemente.
9)Il primo libro letto?
Il primo libro che ho letto è stato Piccole donne e credo che mi abbia segnato per sempre! Me l’aveva regalato mia zia Rosy in occasione della prima comunione e credo proprio di dovere a lei il mio amore viscerale per la lettura.
Il primo libro che ho letto è stato Piccole donne e credo che mi abbia segnato per sempre! Me l’aveva regalato mia zia Rosy in occasione della prima comunione e credo proprio di dovere a lei il mio amore viscerale per la lettura.
Una volta avevo tracciato una classifica dei miei dieci libri preferiti ma riguardandola a distanza di tempo mi sono accorta che era cambiata. È difficile rispondere a questa domanda per chi legge molto. Potrei dire “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini ma sarebbe ingiusto nei confronti di tanti altri libriche ho letto negli anni. Ogni libro che ho amato, a suo modo, mi ha lasciato qualcosa e può dirsi il mio preferito.
Grazie a Marilena per la chiacchierata
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