mercoledì 5 dicembre 2018

Benvenuti nel nostro angolo

Titolo: Vieni a prendermi
Autore: Erika Vanzin
Editore: Self
Genere: Romanzo Rosa
Prezzo: Ebook 1.59 - Cartaceo 10.40


Sinossi
Brittany è una ragazza allegra, simpatica, genuina e si è appena trasferita in un dormitorio di Stanford per frequentare l'università. Studentessa modello al liceo, si accorgerà presto che avere successo al college non è semplice come credeva, soprattutto se si lascia prendere dalle distrazioni.
JJ è al terzo anno della stessa università, conosce Brittany il primo giorno in cui lei mette piede nel campus, in un modo che farà infuriare la ragazza. JJ però è un ragazzo caparbio, ed estremamente attraente, che non si lascia abbattere da un inizio poco promettente: farà di tutto per entrare nelle grazie della nuova arrivata.
Gli esami difficili, un tradimento doloroso e finte amicizie, mettono in crisi Brittany a tal punto da farla quasi crollare, solo JJ sembra darle quella serenità che le permette di mantenere una parvenza di sanità mentale.
“Vieni a prendermi” è una storia di amori a prima vista, amori indesiderati e amori non corrisposti con lo sfondo di una Stanford a volte magica, altre volte molto più simile all'inferno.


Titolo: In ogni singolo respiro
Autore: Erika Vanzin
Editore: Self
Genere: Romanzo Rosa
Prezzo: Ebook  1.59 - Cartaceo 10.40


Sinossi
Brittany è tornata a Stanford dopo essere scappata e aver passato sei mesi a Parigi. È rientrata carica, con un'idea precisa su cosa vuole fare da grande e tanta grinta per affrontare il futuro. Stanford, però, non è rimasta ad aspettarla e i suoi amici neppure. Tutti sembrano essere andati avanti e aver ricominciato a vivere senza di lei, soprattutto JJ.
Riuscirà Brittany ad accettare questi cambiamenti oppure si lascerà abbattere dalle difficoltà di un rientro più traumatico del previsto? Come gestirà il suo rapporto con JJ dopo che l'ha lasciato solo quando lui le aveva chiesto, invece, di restare?


Recensione
E’ piacevole poter fare una recensione positiva nei confronti di Erika Vanzin. Innanzitutto il primo libro segue l’attualità con la condizione uomo-donna sebbene le critiche definiscano i suoi libri romance. Credo che la Vanzin nel primo libro affronti la situazione attuale della condizione della donna per lo più in balia di uomini prepotenti e già questo rende la lettura ottima. Il secondo a maggior ragione affronta la vita quotidiana con grazia. La vita di Brittany diventa definitivamente più famigliare. I personaggi più maturi rispetto al primo e quindi si capisce l’intento della scrittrice di aver creato dei romanzi di formazione. La sessualità viene descritta con grazia senza offendere il lettore e come al solito i dialoghi ben costruiti con una trama avvincente. Si scopre con il secondo il passato di Brittany lasciandoci tutti un po’ spiazzati ma al contempo desiderosi di conoscere nuovi sviluppi.
Erika Vanzin ha questa capacità di scrittura. Saper tenere incollato il lettore alla sedia e questo aspetto è molto importante. Non scrive banalità e quindi la serie che ha in mente ha buoni presupposti per essere apprezzata da un pubblico più vasto. Riuscirete ad amarla sin dalle prime battute.


Vi lasciamo con un estratto

A dire il vero il modo in cui ci siamo conosciuti non è esattamente convenzionale, è per questo che siamo andati oltre i normali tempi di un'amicizia… penso… insomma, si sarà sentito in debito per il mio occhio nero.


È stato un incontro strano, mi è sembrato sinceramente contento di avermi rivisto ma che lʼimbarazzo sia stato il sentimento predominante in tutta la nostra conversazione. Non mi ha invitata alla festa. Per un attimo, quando ho visto le buste di carta, ho sperato che lo facesse, ho davvero desiderato che mi lanciasse quellʼamo, di cui ho disperato bisogno per inserirmi di nuovo nella vita universitaria, ma non lʼha fatto. Pensandoci a mente fredda, mi rendo conto che sono unʼillusa se penso che tutto possa tornare come era allʼinizio dellʼanno scorso con un semplice schiocco di dita, ma il mio cuore ha sperato fino allʼultimo che fosse più semplice. A quanto pare non lo è.

Domenico Del Coco

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