lunedì 3 dicembre 2018

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Intervista a Davide Bottiglieri

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1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?

Ad esser sinceri, non saprei dire con esattezza quale sia stata la molla. Ho iniziato a cimentarmi nella scrittura durante gli anni liceali: volevo raccontare delle storie e farlo a modo mio! Aprii un blog che divenne una vera e propria palestra di scrittura in cui pubblicavo a puntate racconti hard boiled. Gettai così le basi per Omicidi in si minore, progetto che ho portato avanti dai diciassette ai ventidue anni, pubblicato dalla Les Flaneurs Edizioni nel 2017.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Dipende: nella maggior parte dei casi non ascolto nulla, resto concentrato sul testo. Il silenzio è fondamentale, tuttavia la musica classica mi viene in aiuto quando il passaggio che voglio descrivere è particolarmente ostico. L’opera scelta dipende dalla scena che voglio descrivere. Mi lascio andare trasportare dal ritmo, dalle suggestioni e tutto diventa più facile.

3) Quanto metti di te nelle tue opere?

Si mette sempre un po’ di noi nel nostro scritto. Alle volte tanto, alle volte poco, ma è un fenomeno che non possiamo totalmente evitare. Nel mio romanzo d’esordio Omicidi in si minore ho messo praticamente tutto. Anche più di quanto volessi, in realtà.

4) Il genere che preferisci scrivere?

Ho provato l’horror, il fantasy, il thriller, il racconto psicologico, ma non mi sono mai sentito a mio agio come con il noir. È senza ombra di dubbio il genere che preferisco scrivere, anche se ho in programma di continuare a studiare e provare ancora altro. In cantiere c’è il giallo puro e in valutazione l’erotico.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura.
Il cerchio del lupo di Michael Connelly

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?

Entrambi, ma credo di utilizzare con maggiore frequenza il discorso diretto.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Per fortuna non mi sono mai “bloccato”, al massimo ho avuto estrema difficoltà a scrivere un particolare passaggio o una precisa scena. In quel caso sono andato di musica!

8) Hai una beta reader per le tue storie?
No. Su questo sono categorico. La mia prima lettrice è la mia super-editor Sara Saffi!

9) Il primo libro letto?
Non lo ricordo, ma sono certo fosse della collana Il battello a vapore di Edizioni Piemme!

10) Il tuo libro preferito?

Difficile sceglierne solo uno. Al di là dei romanzi e dei racconti su Sherlock Holmes che mi hanno fatto innamorare del genere giallo, ci sono tre libri che mi hanno segnato e ciascuno in modo differente.

Il Signore degli Anelli – J.R.R. Tolkien
Medicus – Noah Gordon
Il ritratto di Dorian Gray – O.Wilde


Grazie a Davide per la chiacchierata! 

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