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Segnalazione:
Titolo: Il Soldato del Boss
Autrice: Sarah Golg
Prezzo ebook: € 2,99
Genere: Dark romance
Pagine: 263
Sinossi:
Quanto sei disposto a rischiare per amore?
Quanto vale la tua vita se la metti nelle mani di un uomo pericoloso?
Lucrezia è la vedova di un boss della mafia palermitana, all'apparenza una preda facile per chi vorrebbe impossessarsi degli affari della famiglia. Ma c’è molto oltre ciò che sembra, e la sua forza è qualcosa che nessuno aveva messo in conto.
Leonardo è un uomo insidioso, soldato di un boss forse nemico, un gigante dallo sguardo blu che ti gela l’anima. Lui è custode di un segreto che potrebbe distruggere Lucrezia e la sua vita.
La passione divampa senza lasciare scampo, sovverte i ruoli, e rende prigioniero il carnefice. Chi uscirà vincitore dal loro scontro non voluto ma non per questo meno devastante?
Sullo sfondo la Sicilia, crudele e appassionata come i sentimenti che legano Lucrezia e Leonardo.
Qualche curiosità sull'autrice:
Sarah Gold ha pubblicato il mio primo erotic romance nell'ottobre del 2015. Il romanzo s'intitola "Burning Love" ed è tuttora disponibile su Amazon.
Vi lasciamo con un estratto:
Spostai lo sguardo dalle spalle immense al viso, e le labbra mi si dischiusero senza che potessi far nulla per impedirlo. I suoi occhi erano di un blu intenso e profondo, come il mare in cui avevo sempre amato tuffarmi, e parevano il coronamento del viso più virile e crudele che mai avessi visto.
D’istinto mi portai le mani al ventre, trafitta da un dolore acuto, come se mi avessero pugnalata. E subito sfuggii a quelle iridi penetranti che mi passavano attraverso. Mi sentivo nuda e inerme davanti a lui.
Mi spaventava a morte, più di quanto non mi fosse mai accaduto con quel marito che non avevo voluto, più di chiunque avessi mai incontrato nella mia vita.
Non ascoltai neppure le parole pronunciate durante la funzione, i miei occhi erano fissi su di lei, ed ero certo che lei lo percepisse. Lo sentivo, nel profondo. Quando, giorni prima, l’avevo baciata sulla guancia avevo avvertito un fremito, di paura certo, ne incutevo a tutti, ma c’era altro che si mischiava al timore, qualcosa d’indefinito e forte di cui lei stessa pareva inconsapevole. Il desiderio nei suoi occhi era lampante quanto quello che di certo doveva essere scolpito nei miei.
Dovetti mordermi la lingua per evitare di chiamarla Lucrezia.
Perché era Lucrezia che volevo domare, che desideravo sottomettere a ogni mio vizio, a ogni fantasia peccaminosa che mi solleticasse l’anima.
«No, non ti voglio più».
Bugiarda!
L’afferrai per i capelli, da dietro, obbligandola ad alzare il capo. I suoi occhi s’inchiodarono ai miei, una smorfia di dolore le contrasse i tratti del volto, ma le labbra erano dischiuse in un atteggiamento che era puro desiderio.
«Attenta, Lucrezia! Non posso scegliere se essere felice o infelice, ma ricorda che potrò sempre decidere di costruire la tua infelicità».
Claudia Simonelli
Grazie di cuore, ragazze, per questa splendida segnalazione.
RispondiEliminaSiete fantastiche! <3