venerdì 6 ottobre 2017

Benvenuti nel nostro angolo:

Titolo: La lunga vita di Marianna Ucrìa
Autore: Dacia Maraini
Casa editrice:  Rizzoli
Genere: Drammatico
Prezzo ebook : 6,99 euro
Prezzo cartaceo: 11,oo  euro


Sinossi:

Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.

Recensione:

L'appassionante storia di Marianna Ucrìa, nobile siciliana diventata muta da bambina, e costretta ad assistere in un evento brutale, nel tentativo di procurarle uno spavento e farle ritornare la parola.
Ovviamente le conseguenze segneranno la povera bambina e peggioreranno le cose.
Diventata ragazza, Marianna viene data in sposa a un anziano parente che sembra non dare troppa importanza al suo handicap e la ragazza si ritrova in una vita non scelta da lei.
Stiamo trattando una tematica ancora molto attuale in alcuni paesi,in cui ci sono le spose bambine, che vengono date a mariti/parenti molto più vecchi di loro.
Una cultura patriarcale dove le donne, quelle ricche, servivano solo a partorire figli e a dare una discendenza alla casata, mentre quelle povere erano solo carne da utilizzare a proprio piacimento e per soddisfare piaceri che non potevano con le loro mogli. 
Quella della protagonista è una storia di infelicità e di una vita in trappola,ma sarà lunga e costellata di avvenimenti e cambiamenti caotici che scoprirete nel corso della lettura.
Ciò che ho amato di Marianna è la sua passione per i libri, in cui le trova la forza di sopportare tutto quello che le accade. 
L'autrice supera davvero se stessa, descrivendo con dolcezza cose terribili e senza risultare ripetitiva. 
Una scrittura articolata e una prosa incantevole.

Un estratto dell'opera:

“Le parole vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E’ questa la divina vendemmia della letteratura? Trepidare con personaggi che corrono tra le pagine, bere il succo del pensiero altrui, provare l’ebrezza rimandata di un piacere che appartiene ad altri. Esaltare i propri sensi attraverso lo spettacolo sempre ripetuto dell’amore in rappresentazione, non è amore anche questo? Che importanza ha che quest’amore non sia mai stato vissuto faccia a faccia direttamente? assistere agli abbracci di corpi estranei, ma quanto vicini e noti per via di lettura, non è come viverlo quell'abbraccio, con un privilegio in più, di rimanere padroni di sè?”.

Letizia Romano

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