martedì 17 ottobre 2017

Benvenuti nel nostro angolo:



Titolo dell'opera: Il nero e l'argento. 
Autore: Paolo Giordano
Editore : Einaudi.
Prezzo Cartaceo 15,00. 
E-book 8,99
Pagine: 118 
Genere: Drammatico

Sinossi:

Questa è la storia di un amore giovane. Di una coppia felice e inesperta, spaventata di scoprire, giorno dopo giorno, le molteplici forme dell'abbandono. Perché anche le famiglie possono soffrire di solitudine, proprio come le persone. Ad accudire in silenzio tutte le incertezze, oltre a prendersi cura del loro bambino, ci ha sempre pensato la signora A. Per questo, quando arriva un male a portarsela via, si spalanca in casa un vuoto improvviso. Nora e suo marito devono ancora accorgersi che il coraggio della signora A., ormai, appartiene anche a loro.
Ci sono molti modi per raccontare una storia d'amore. Paolo Giordano ha scelto la via più sensibile: registrare come un sismografo le scosse del quotidiano, gli slanci e i dolori, l'incapacità e il desiderio. Solo un piccolo naufragio, il primo fra i tanti che una coppia si troverà ad affrontare.

Recensione

Paolo Giordano ritorna con una storia breve di pagine, ma lungo e inteso come contenuto. 
Ho perso il conto delle riletture dei suoi libri: sono essenziali. 
Vi parlo di questa storia molto, molto particolare e per pochi.
Due colori per battezzare il suo nuovo romanzo: il nero e l'argento. Due colori molto diversi, simboli muti di due cuori, due anime, due modi di essere. Il nero del protagonista, e l’argento di sua moglie Nora. La voce narrante è del protagonista maschile, la quale voce raccoglie e rielabora un insieme di ricordi e di immagini slegati da continuità temporale che sembra aver un po’ reso tutto abitudinario. Lui e la moglie sono una giovane coppia innamorata e inesperta, e turbata di scoprire le tante forme che può assumere l’abbandono. Perché le famiglie spesso sono piene di solitudine, e ci si allontana senza nemmeno accorgersene. Il loro unico equilibro è la signora A., che pensa ad ogni cosa e al loro bambino. Ma le persone non sono eterne, e quando un brutto evento porterà via la governate tutti i vuoti vengo fuori.
Giordano in questo libro riporta un po’ la realtà delle giovani sposate che hanno paura di essere troppo deboli a far quadrare tutta la famiglia. Descrive in poche pagine i sentimenti oscuri e deboli dell’animo umano, e ne mette a fuoco non solo i colori ma anche le sfumature. Sono pagine di dolore, dolcezza, amarezza, e tenerezze che Giordano scrive senza risparmiare nulla al lettore. La vita raccontata dalla sua penna non regala sogni e non fa sconti, e il dolore e l’amore, la vita e la morte sono facce alterne della stessa medaglia. Una forte dose di pessimismo è ciò che caratterizza il protagonista in ogni parola che narra, e la solitudine è sempre qualcosa di radicato e voluto per certi versi. Giordano non va mai oltre le cose, ma ci si butta dentro e cerca di far luce. Personalmente il suo stile è riflessivo e molto oggettivo. È uno di quei generi che o piace, oppure no. Per la terza volta conferma un autore capace di indagare l'uomo, senza scivolare nella banalità e nello stucchevole, e senza finale scontato. Con Giordano non sai come andrà a finire! Un libro scritto bene che scava il lettore e lo esamina a fondo.
Ovviamente per me  Giordano è la perfezione, quindi anche se scrivesse la sua lista della spesa, la leggerei! xD

Vi lasciamo con estratto:

"Ero sicuro che l’argento di Nora e il mio nero si stessero mischiando lentamente. Mi sbagliavo. Eravamo a dispetto delle nostre speranze, insolubili l’uno nell'altra".

Maria Capasso

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