martedì 6 novembre 2018

Benvenuti nel nostro angolo


L'immagine può contenere: cielo, nuvola e testo


TITOLO:  Sara Rattaro
AUTORE: Andiamo a vedere il giorno
EDITORE Sperling & Kupfer
GENERE: Narrativa moderna
PREZZO: Ebook 9,99 -  cartaceo 16,90 



Andiamo a vedere il giorno 



Sinossi: 

Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.

Recensione:

Questa storia è un miscuglio di emozioni, in cui la Rattaro è maestra nel toccare tutte le corde dell'emotività.
Alice è la sorella perfetta che nella vita ha da sempre dovuto crescere in fretta a causa del suo fratellino Matteo, affetto da un handicap che condiziona molto il nucleo familiare: lei è sempre stata la luce di suo fratello.Alice si è sposata con Andrea: un amore nato sui banchi di scuola. Si laureano, si sposano, ed entrambi hanno un buon lavoro che li permette di mettere su casa.
Sembra tutto un lieto fine e un magico inizio, ma un giorno, 

Alice prepara una valigia e abbandona Genova per raggiungere Parigi. Insieme a sua madre Sandra.
Un viaggio di scoperte e conferme, di ricordi e di sentimenti vivi, che battono ancora su ogni parte del corpo e parole non dette.
Alice è il tipo persona che non hai detto "sono stanca, ho bisogno di..." ma un evento la scombussola e travolge la sua vita.
Ma la madre, Sandra, non lascerà da sola sua figlia e farà di tutto per aiutarla e starle vicino.

La ragazza cerca l'origine delle loro crepe emotive, affidando tutte le risposte a questo viaggio, a questa ricerca che le svela solo una grande e unica verità: che tutti sono deboli e imperfetti, che la vita ha le sue macchie e non sempre i colori più belli sono protagonisti, che le persone che fanno parte della nostra vita hanno i loro lati spiacevoli. 
Alice, insieme a sua madre, capisce che c'è che conta è arrivare insieme, uniti a destinazione, di essere uniti, perché nelle storie della Rattaro uno degli aspetti più belli è la sensibilità d'animo, l'esserci nei momenti in cui il nero copre tutti i colori.
Lo stile di scrittura è fluido, leggi duecento pagine in un sol pomeriggio e arrivi alla fine senza accorgerti di averlo terminato.
Lo consiglio vivamente.

ps: Andiamo a vedere il giorno è collegato (ma può essere letto indipendentemente) a Non volare via.

Vi lasciamo con un estratto: 

Pensai ai miei genitori. Forse era proprio questo ciò che di loro non avevo mai compreso? Da bambina mi apparivano indistruttibili, da adolescente ne avevo scoperto la crepa. Mio padre amava un’altra e l’amava davvero, io lo sapevo meglio di chiunque altro. Quel giorno, mentre camminavo in centro, l’avevo visto con gli occhi di un ragazzo, con la voglia di un ragazzo e con la stessa passione addosso. Di mio padre non c’era nessuna traccia. Poi avevo scorto la paura quando lui si era accorto di me. Ammiravo mia madre. Lei, così forte, era riuscita a non mandarlo via perché era come Robert, aveva dato a quanto era successo il suo spazio, giusto e calibrato. Non gli aveva permesso di prendere tutta la scena, di portarsi via me e Matteo e nemmeno lei. Aveva resistito alla tempesta, non si era abbattuta per il tetto scoperchiato. Era scesa solo al piano di sotto e poi era uscita per ricostruire. Ora mi sembrava tutto una follia.

Maria Capasso

1 commento:

  1. E' come scendere in un lungo tunnel e risalire poi più leggeri. Bellissima la tua recensione e sapere che abbiamo provato le stesse sensazioni.

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