lunedì 20 novembre 2017



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Titolo dell'opera: Cinquanta sfumature di Grigio
Autore: E.L James
Casa Editrice: Mondandori
Genere: Romanzo rosa, erotico
Prezzo cartaceo:  14, 90 euro
Prezzo ebook:  7,99 euro

Cinquanta sfumature di grigio

Sinossi:

Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di ventun anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest'uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita a uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest'uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall'ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili... Nello scoprire l'animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri

Recensione: 

Avviso tutti coloro che per la prima volta mi lascerò andare ad una recensione che potrebbe contenere spoiler, per cui se esistesse ancora qualcuno che non abbia letto questa “opera” e volesse evitare ogni tipo di rivelazione sarebbe prudente fermarsi qui.
ALLERTA SPOILER!!!
Bene, ora che siete tutti avvisati possiamo procedere. Abbiamo la nostra protagonista, Anastasia,  una donna sciapa come un brodino di pollo e con lo spessore caratteriale di una fetta biscottata, dalla personalità di un cactus secco che si ritrova a dover fare un’intervista per conto di una sua amica. Fortuna vuole che il soggetto dell’intervista sia tale Christian Grey, giovane e ricchissimo imprenditore dal gigantesco ego che rimane ammaliato dall’ingresso della nostra eroina, che si tuffa sul pavimento per sentire che odore abbia la moquette di lusso. Ana, come si fa chiamare dagli amici, rimane folgorata a sua volta dalla bellezza senza precedenti di quest’uomo, che freddo come il ghiaccio e asettico come una sala operatoria, si lascia porre da lei tutta una serie di domande anche piuttosto imbarazzanti, alle quali risponde senza batter ciglio. Naturalmente la fantasia smodata dell’autrice ci regala un signor Grigio con gli occhi grigi, dai quali Ana rimane ipnotizzata e ai quali comincia a ripensare nei giorni successivi. Da questo episodio cruciale che si svolge nelle prime pagine ci facciamo già un’idea abbastanza chiara dei personaggi e di dove andrà a parare la storia.
La nostra cara protagonista ha anche problemi di schizofrenia, in quanto in ogni suo pensiero siamo costretti a confrontarci con la sua vocina interiore, la sua coscienza e infine con la peggiore di tutte: la sua dea interiore, simpatica come un attacco di colite in un bagno pubblico.
Questa fantomatica intervista è per il giornale dell’università della quale Christian è anche generoso benefattore. Il nostro cavaliere mostrerà subito le sue qualità di maniaco stalker poiché riuscirà a reperire Ana anche quando si recherà a fare la ceretta. Saltiamo tutte le parti di contorno che sono relativamente importanti ed andiamo subito al sodo: questi due intraprendono una relazione, ma questo noi lo sapevamo già. Il problema è che Christian subisce un grosso shock quando scopre che Ana è ancora vergine, così rimanda tutti i convenevoli e decide di deflorarla, per poi successivamente sottoporle un contratto dove le impone una serie infinita di regole (non scherzo, proprio infinita, al punto tale che mi sono dovuta subire ben dieci pagine di contratto che mi hanno fatto venire la bolla al naso) che stabiliscono il rapporto tra lui “Il dominatore” e lei “la sottomessa” . Inoltre le parla della sua stanza dei giochi, e il nostro premio Nobel Ana si aspetta di trovare un impianto dolby surround, playstation, flipper e invece si ritrova frustini, vibratori, flagellatori, cinghie, divaricatori e bombe a mano. Il caro Christian è un maniaco del controllo, esperto di sadomaso, bondage e punizioni corporali anche piuttosto spinte. Poi siamo tutti contro la violenza sulle donne.
Sto contratto fa avanti e indietro “Firmalo” “Poi lo firmo” “Firmalo” “Non ho tempo” “Firmalo” “Poi ci penso” e non viene mai firmato. Nel frattempo il caro Christian da sfoggio di tutta la sua innata classe, e comincia a trattare la donna che parrebbe interessargli più di tutte quelle avute prima come una prostituta regalandole un’ automobile, un pc Mac, un BlackBerry, abiti e biancheria intima. E pensare che la vocina interiore di Ana glielo dice pure più volte nel corso del romanzo “Puttana”. Ma lei niente, non vuole ascoltare.
Insomma riassumendo Christian è un pazzo megalomane stalker con un oscuro passato del quale non vuole parlare, tanti soldi per comprare tutto e tutti e in più ha delle cicatrici sul petto che paiono di varicella ma non lo sono, e noi già da pagina venti abbiamo capito che sono bruciature di sigaretta e che ha avuto un passato violento, ma Ana sta sempre li a rimuginare e farsi domande assolutamente inutili. Insomma, per ritornare alla fantasia della cara E. L. James il signor Grey è grigio di nome, di occhi e di fatto, visto che il suo passato appare abbastanza nebbioso e negativo.
Nel corso della lettura avrò letto di almeno dodici amplessi (io a differenza di Christian non li conto per cui non prendetemi alla lettera) tutti noiosamente uguali, dove lui la chiama “Piccola” (una cosa che mi da un fastidio inaudito) e lei semplicemente freme e ha orgasmi. Fine. Non ho mai visto un sesso più noioso di così, e sinceramente ho trovato molto più erotiche letture che non avevano quell’intento (Come certi scambi di lettere in “Che tu sia per me il coltello”). Dalla scarsa qualità culturale è evidente a chilometri di distanza che sia nata come fan fiction di Twilight, infatti è stata probabilmente la lettura più brutta degli ultimi due anni insieme a “La maledizione dell’erede” (altra fan fiction mal scritta).
I tre volumi di questa saga giacciono sul fondo della mia libreria da anni, e terminare questo primo episodio mi ha richiesto ben due (si, avete letto bene, due) mesi di lettura per forzare me stessa a giungere alla fine. Naturalmente non ho alcuna intenzione di continuare con gli altri due, ho troppa autostima di me in quanto donna. Francamente se questo è il genere di lettura che fa fremere le donzelle di tutte le età, mi viene una gran voglia di farmi impiantare il pene.
Una tristezza assoluta.
E per piacere, non venitemi a dire che poi alla fine “Ana cambia Christian” perché io, se si fosse permesso di darmi una cinghiata, lo avrei accompagnato personalmente in psichiatria a pedate nel sedere. Io non ti voglio cambiare, ti voglio sedare amico caro.
Io ci ho provato, davvero; l’ho aperto e senza preconcetti ho tentato di trovare la parte positiva di questi due mesi impiegati a leggerlo e alla fine ce l’ho fatta: un bel falò sulla spiaggia a base di letterature di serie Zeta con gli amici e una birra ghiacciata.

Perdonate se ho un concetto troppo aulico di sensuale, erotico, sexy, attraente. Questa saga, in tutta franchezza, è spazzatura.

Vi lasciamo con qualche estratto: 

Se io sono romantica? Be’, studio letteratura inglese. Devo esserlo un po’.

Claudia Simonelli

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