Benvenuti nel nostro angolo
TITOLO: L’uomo che metteva in ordine il mondo
AUTORE: Fredrik Backman
EDITORE: Mondadori
GENERE: Narrativa
PREZZO: Ebook € 7,99 - cartaceo euro 13,00
Sinossi:
Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama "un vicino amaro come una medicina" e in effetti lui ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all'ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l'acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello... Ma... Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l'arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male...
Recensione:
Questa è la mia seconda esperienza con Fredrik Backman. La prima fu con “Mia nonna saluta e chiede scusa”, un romanzo che ho amato da morire. Con “L’uomo che metteva in ordine il mondo” sono riuscita a bissare. Le storie di Backman sono sempre molto semplici, si basano sulla quotidianità e i suoi personaggi potrebbero essere tranquillamente i nostri vicini di casa. Perché sfido chiunque a non riconoscersi almeno una volta in uno dei suoi personaggi. Io personalmente mi sono rivista spesso e volentieri nello stesso Ove, una persona che all’inizio può risultare anche pedante, ma che si finirà inevitabilmente per amare ad un certo punto. Ove è l’estremizzazione di un controllo che molti di noi esercitano sulla propria vita, quando siamo insicuri, quando pensiamo di non riuscire in altro modo, quando la vita ci toglie tanto, troppo.
Backman ha un talento naturale nel rendere speciali storie comuni, narrate come fiabe delicate, che lasciano sempre un sorriso stampato sulle labbra e una lacrima nel cuore. Se amate le storie semplici ma ricche di significato, questo romanzo fa per voi.
Ultimo ma non ultimo, mi sento in dovere di citare anche il film tratto da questo titolo, “Mr. Ove”, che nonostante la narrazione decisamente più frettolosa rispetto al romanzo, riesce comunque a mantenerne i toni ironici e teneri. Per una volta un film all’altezza del libro.
Vi lasciamo con un estratto:
La morte è una cosa curiosa. Viviamo tutta la vita come se non esistesse, ma il più delle volte è una delle ragioni in assoluto più importanti per vivere. Alcuni di noi ne diventano consapevoli così in fretta che vivono più intensamente, più ostinatamente, e in maniera più furiosa. Altri necessitano della sua costante presenza per sentirsi vivi. Altri ancora finiscono per accomodarsi nella sua sala d'attesa molto tempo prima che lei abbia annunciato il suo arrivo. La temiamo, eppure la gran parte di noi teme soprattutto l'eventualità che colpisca qualcun altro, qualcuno a cui vogliamo bene. Perché la più
grande paura legata alla morte è che ci passi accanto. Che si prenda chi amiamo. E che ci lasci soli.
Claudia Simonelli
Avevo amato mia nonna saluta e chiede scusa, penso che recupereró anche questo :)
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