lunedì 11 marzo 2019

Benvenuti nel nostro angolo


Titolo: La stagione arida di Minerva Jones
Autore:Francesca Borrione
Editore: Les Flaneurs 
Genere: Narrativa contemporanea
Prezzo: Ebook 2,99 - Cartaceo 15,00


Sinossi

Minerva ha diciassette anni, gli occhi grigi di suo padre e un'ombra di capelli che pochi ricordano come fossero. Veste abiti più grandi di lei, ormai fuori moda, e cammina nei suoi consunti stivali bordeaux, ai margini di un paese e di una vita con cui non è più in sintonia. Come la Minerva Jones di Lee Masters è assetata di amore e di vita, ma niente sembra essere adatto a lei, tranne le beffe che si fanno gli altri, William e Albert primi fra tutti. Quando, dopo l'estate, torna a casa da suo padre, però, qualcosa cambia e il destino diventa imprevedibile e scostante. Tenace come un fiore che affonda le radici nel terreno più ostile, e si nutre delle gocce di rugiada che può rubare a dispetto del mattino grigio e freddo, Minerva ha un'importante lezione di vita da dare a tutti, stipata nei suoi silenzi: se «le persone sanno soltanto quello a cui vogliono credere», l'amore è più forte di tutto. E lo merita anche lei.


Recensione

Minerva Jones è un'adolescente con i suoi problemi, con le sue paure, con sue difficoltà, con le sue idee sul modo e sul genere umano. 
Minerva Jones non è semplicemente la protagonista di un libro: Minerva è carne. Minerva è sangue. Minerva ha ossa e sensi. Minerva è reale. 
Il mio punto di vista su questo libro, anzi sul Minerva, è molto personale, perché in lei ho ritrovato parte della mia adolescenza. 
William è l'evoluzione di un ragazzo che conosce la verità e inizia a vestirsi con i colori che le offre.
Minerva e William avranno un lieto fine, nonostante la loro diversità?
Entreranno l'uno nel cuore dell'altra? 
Non vi resta che gustare la penna di Francesca, che partorisce storie dal forte impatto emotivo, con uno stile poetico e un linguaggio quasi raro nelle storie contemporanee. 
Vi lasciamo con un estratto


"Consapevole che la verità non cambia l’opinione di chi pensa male, aveva imparato a mostrarsi impassibile agli sguardi e indifferente alle malelingue."

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