martedì 28 agosto 2018

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TITOLO: Le vedove del giovedì sera 
AUTORE: Claudia Piñeiro 
EDITORE: Feltrinelli 
GENERE: Raccolta di racconti 
PREZZO: Ebook € 6,99 Cartaceo € 15,00 

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Sinossi: 

Alla periferia di Buenos Aires, dietro alti muri perimetrali, al di là di cancelli rinforzati e affiancati dalle garitte della vigilanza, si trova il complesso residenziale di lusso Altos de la Cascada. Fuori, la strada, la baraccopoli di Santa Maria de los Tigrecitos, l'autostrada, la città, il resto del mondo. Ad Altos de la Cascada vivono famiglie facoltose che hanno lo stesso stile di vita e che vogliono mantenerlo, costi quel che costi. In quest'oasi dorata di pace e tranquillità, un gruppo di amici si riunisce una volta alla settimana lontano dalla vista dei figli, delle donne di servizio e soprattutto delle mogli che, escluse da questi incontri virili, si autonominano, ironicamente, "le vedove del giovedì". Ma una notte la routine si spezza rivelando il lato oscuro di una vita "perfetta".
Recensione: 

Un romanzo che si apre con un colpo di scena, che poi ritroviamo già in copertina. Tre uomini, amici di lunga data e vicini di casa nel lussuoso complesso di Altos de la Cascada vengono ritrovati senza vita, i cadaveri che galleggiano nella piscina di uno dei tre. Da qui si torna indietro con un grosso flashback che ci porta indietro a scoprire come queste persone siano arrivate nel complesso residenziale, di come si sono instaurati i rapporti tra di loro, le loro dinamiche familiari e di coppia.
Ogni giovedi sera i mariti di questo gruppo di amici si incontrano per bere, giocare a carte e parlare di affari, lasciando sole le loro donne, alle quali viene affibbiato il nomignolo di “vedove del giovedi sera”. Le loro mogli non sono da meno, con le loro cene di beneficenza, la scelta della servitù, lo shopping e le lussuose ville da arredare e tenere sempre fresche e pulite.
I personaggi sono delineati molto bene nei pregi (pochi) e nei difetti. Riuscirete a immaginarli con una chiarezza disarmante. Questo romanzo è una profonda critica nei confronti delle classi abbienti e al loro modo di affrontare la crisi economica nel quale il paese si è ritrovato tra la fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila, alla loro incapacità di scendere a compromessi, alla superficialità e l’ostinazione con la quale hanno continuato per la loro strada. Una lettura che mi è molto piaciuta, e che ho terminato in meno di un giorno.

Vi lasciamo con un estratto: 

“L’errore di molti dei nostri vicini era stato credere che si potesse vivere in eterno spendendo tanto quanto si guadagnava. E quello che si guadagnava era tanto e sembrava eterno. Ma un giorno qualcuno chiude il rubinetto quando nessuno se lo aspetta, e ci si ritrova insaponati nella vasca da bagno, a guardare il soffione della doccia da dove non scende più neanche una goccia d’acqua.”

Claudia Simonelli

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