Benvenuti nel nostro angolo
Segnalazione:
Titolo: Ali di Sabbia
Autore: Vanna Ivone
Casa editrice: Youcanprint
self-publishing
Genere: psicologico, romantico
Pagine: 222
Prezzo: 12,90 € cartaceo
Data di uscita: 10 settembre 2017
Sinossi:
In un paesino pugliese dove si
respira l’Adriatico, Nicla, studentessa di marketing e scrittrice in una
rivista di informazione olistica, sperimenta e racconta un’attrazione che la
porta tra dune sabbiose, nel mezzo di una storia antica. A farle percepire il
vento secco e polveroso del deserto per la prima volta è Corrado, l’editor
della Universus.
Nella vita di tutti i giorni, però,
non si va tanto in profondità, a sondare legami che uniscono le anime, più che
le persone. È durante un corso di Dance Vitae, in un luogo protetto
dall’insegnante Diana e accarezzato dalle melodie di Bergersen, che Nicla e
Corrado si scoprono e si riscoprono.
Lei, infatti, è convinta di non
poter provare vero piacere; lui di essere omosessuale.
Ali di Sabbia è un romanzo di crescita e di
trasformazione, in cui la relazione è al centro, con le sue infinite sfumature
di ombra e luce. Le emozioni provate dai protagonisti, seppure contrastanti,
aprono la strada a sentimenti capaci di travalicare lo spazio e il tempo, per
riportare all’essenza.
“Non siamo noi, è l’amore che ci
sceglie. E ci feconda.
Nel corpo, nella mente, oppure nell’anima.”
Nel corpo, nella mente, oppure nell’anima.”
Qualche
curiosità sull'autrice:
Vanna Ivone, classe ’91, vive a Castellana-Grotte e ama leggere le storie di P. Coelho e i saggi di I. Sibaldi. Realizza abiti con tessuti naturali, nel tempo libero dipinge e segue un corso di psicologia transpersonale. Per qualche tempo ha studiato medicina all’università, ma poi ha scelto di seguire una frase di Coelho che dice: “Un guerriero della luce non passa i giorni tentando di rappresentare il ruolo che altri hanno scelto per lui.” Nel 2016 ha partecipato al Premio Campiello con InEquilibrio, pubblicato a dicembre 2015 dalla CSA Editrice. Ali di Sabbia è il suo secondo romanzo.
Vi lasciamo con un estratto dell'opera:
Appena avrò un aumento di stipendio mi iscriverò in palestra!
Corrado si
abbottona la camicia blu notte e si guarda allo specchio. Le sopracciglia nere,
a forma d’ali di gabbiano, sono perfette, gli orecchini d’acciaio si intonano
alla collana fatta di anelli incatenati, ma i pettorali ampi e le braccia forti
sono ciò che preferisce di sé. Si allena in casa, ma frequentare un corso gli
permetterebbe di conoscere gente nuova. Osserva i jeans aderenti al punto da
segnargli leggermente la vita e storce un po’ il naso, poi indossa le lenti a
contatto per sostituire gli occhiali da vista usati a lavoro. Non li sopporta.
Con quelli torna a sentirsi il ragazzo sfigato di tanti anni prima, il
secchione che viveva solo per i trenta e lode e si rifugiava nei grandi
classici.
La famiglia Winshaw di Jonathan Coe e I fratelli Karamazov di Dostoevskij
restano i suoi romanzi preferiti. Ma ora fa anche sesso.
Grida ai suoi
che sta uscendo mentre chiude il portone di casa. Lungo le scale fischietta Time di Hans Zimmer, sovrappensiero.
Entra nella Volvo, ma prima di mettere in moto si guarda ancora nello
specchietto retrovisore. Per un attimo incontra gli occhi bui di un uomo. Non
lo riconosce. Ingrana la prima, poi scala e sfreccia verso l’appuntamento
idealizzato tanto da farlo sentire vivo, anche solo per un po’, anche se si
tratta di un sogno, come nel film Inception, e prima o poi dovrà svegliarsi. I
lampioni al margine della strada, la gente distratta e il sapore dell’incontro
sempre più vicino; sembra tutto vivido e reale. Un’illusione scelta proprio per
proteggersi dalla verità. Rammenta le sue
regole: non essere il primo ad esporsi, non farsi vedere insieme in pubblico e
non innamorarsi, mai. Inserisce la quarta. Si cala nel suo mondo onirico. La
quinta. Pensa a quanto sarebbe bello restare per sempre. Spesso ci è andato
vicino, coinvolgendosi più del dovuto. Allora i confini tra sogno e realtà
avevano iniziato ad assottigliarsi e confondersi. Una volta sola si è
innamorato, e si è perso.
Maria Capasso
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