lunedì 24 luglio 2017

Benvenuti nel nostro angolo





Titolo: Mare al mattino 
Autrice: Margaret Mazzantini
Casa Editrice: Einaudi 
Genere: Drammatico
Prezzo cartaceo: 12,00 euro
Prezz ebook: 6,99 euro

Sinossi:




Le storie di Angelina e di Jamila non si incontrano ma si specchiano l’una nell'altra. E insieme ne disegnano una sola, di storia, quella di un destino che impone la rinuncia e la mancanza, la perdita e l’abbandono.

Jamila è madre e ragazzina, e dal suo Paese, la Libia, vuole scappare. Portare in salvo se stessa e suo figlio Farid, attraverso il mare, fino all'Italia. Lasciarsi la guerra alle spalle, letteralmente, e trovare rifugio sull'altra sponda. Ha sentito dire che si può, ma che bisogna essere pronti ad attraversare l’inferno del viaggio per mare se si vuole scampare a quello, peggiore, della guerra. Farid è cresciuto nella polvere rossa e il mare non l’ha mai visto, Jamila invece non ha mai visto tanto orrore tutto insieme: i corpi dei morti che affiorano dalla sabbia, le grida, hanno tutti occhi da animale. «Umanità deportata come bestiame». Il viaggio durerà poco, dice Jamila a suo figlio, il tempo di una ninnananna. Lo dice consapevole di mentire, pregando che Farid muoia per primo, per non doverlo lasciare da solo.
Angelina, sull’altra sponda, guarda le barche arrivare. Sono passati quarant’anni e lo strappo brucia ancora: il ricordo della cacciata, l’immagine di Gheddafi con gli occhiali da sole, le amiche arabe arrivate a salutare e Alì, soprattutto Alì, la sua promessa d’amore. Quando arrivarono in Italia i tripolini erano soli: erano gli anni Settanta, densi, accesi, non c’era tempo né attenzione da dedicare a queste famiglie e alla loro diaspora. Quel tempo e quell’attenzione poi non sono mai arrivati. Oggi Angelina ha un figlio, Vito, ha scritto una tesina di maturità sui tripolini, su quel passato che la madre rimpiange e a volte nasconde.




Recensione:



Un romanzo che hai sempre voluto leggere e non hai mai avuto tempo: Mare al mattino, Margaret Mazzantini.
La tragicità delle persecuzioni, delle espropriazioni e delle confische di terre ai poveri coloni, alle plebi rurali, a coloro per i quali la storia non è che altro che violenza e ancora violenza. 
Due mondo. Due realtà. Due madri. Due figli. 
L'unico legame è il mare, che sembra essere il vero protagonista della storia. 
Perchè? il mare fagocita navi, vite, imbarcazioni di emigranti in fuga da una patria che non può dare nulla verso un destino di apolidia. Su una sponda c’è Jamila, giovane donna libica in fuga dalle rappresaglie delle truppe lealiste del Rais e dei Fratelli Musulmani per mettere in salvo suo figlio. Sull’altra riva, sulle coste siciliane, c’è un’italiana nata a Tripoli, straniera nella sua stessa patria dopo il rimpatrio forzato dei coloni italiani seguito al colpo di stato di Gheddafi nel 1969. 
Un libro imperdibile scritto da una delle pen
Le storie di Angelina e di Jamila non si incontrano ma si specchiano l’una nell’altra. E insieme ne disegnano una sola, di storia, quella di un destino che impone la rinuncia e la mancanza, la perdita e l’abbandono.
Ancora una volta Margaret Mazzantini riesce nell'impresa di trasformare il dolore in letteratura, e di dare dignità a ciò che troppo spesso, nella vita e nella scrittura, ci ostiniamo a tenere fuori campo.
Sostenuto da una lingua visionaria e proteiforme, capace di restituire tutte le sfumature di un legame tra due terre e due popoli (secca e violenta oppure tenera e gioiosa, e ancora nostalgica, arrabbiata, spigolosa o avvolgente), Mare al mattino è la conferma di un talento  e di una penna sincera.

Maria Capasso


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