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Intervista a Horace's
1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata da ragazzino, dal potente desiderio di descrivere le mie emozioni e trasmetterle alle persone che mi volevano bene. La cosa mi veniva abbastanza facile! Mi divertiva. Quindi giocavo con soddisfazione a raccontare dei fatti realmente accaduti o a inventare cose che avrei voluto vivere e che all’epoca non avevo ancora vissuto.
2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Di solito non ascolto nulla di musicale, se non i rumori e le voci che arrivano attutite dalla strada al mio studio nel centro di Roma. Non mi disturbano. Forse riesco a entrare in uno stato separato, una sorta di bolla onirica. E soltanto quando rileggo alcune pagine appena scritte mi rendo conto di quello che ho appena creato.
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Quando scrivo vedo il personaggio, sento le sue emozioni e mi calo nella sua vita, e in quel momento diventa qualcosa che io sto vivendo realmente. Di certo la mia lunga esperienza di vita, sofferta e felice, fa sì che in automatico qualcosina di me faccia parte di quel disegno.
4) Il genere che preferisci scrivere?
Principalmente scrivo romanzi di genere. Ma in tutti i romanzi che ho scritto, ho sempre inserito la mia passione per la filosofia, per gli aforismi, la storia e il grande amore.
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Ho cominciato tardi a scrivere il mio primo romanzo: nel 2013. Provavo una sorta di pudore nei confronti dell'idea di pubblicazione. Ero pieno di insicurezze. Ma quel libro di esordio ha vinto un importantissimo premio letterario. E da lì ho capito che potevo avere talento. Avevo creato un mio stile, e questa è stata la conquista fondamentale.
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Mi piace far risuonare la voce "vera" dei miei personaggi. Quindi uso molto il discorso diretto.
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Quando mi siedo davanti al computer per scrivere, spesso non ho la più pallida idea di cosa raccontare. Nasce tutto nel momento in cui inizio a scrivere, e in maniera naturale con l’unica prerogativa che quello che scrivo deve meravigliarmi. Quindi non ho blocchi particolari nella scrittura, ma pause di tempo in cui concentro quello che chiamano ispiazione e le energie necessarie per viaggiare tra verità e immaginazione.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
Qualche volta affido le mie opere ad alcune persone che leggono molto, una parte del testo di un mio libro per un parere.
E posso soltanto dire che, senza volerlo, ho creato in loro una sorta di dipendenza di lettura del mio stile di scrittura.
9) Il primo libro letto?
Il piccolo principe di Antonie de Saint Exupéry
10) Il tuo libro preferito?
Sogno di una notte di mezza estate Di William Shakespeare
Cordiali saluti
Horace’s
Grazie a Horace's per la chiacchierata