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Intervista a Loretta Minnozzi
L'amore per la scrittura è nata da un paio d'anni. Ne ho avute di passioni in passato che spaziavano dal disegno, all'ago e filo ma mai immaginavo che il mondo delle parole diventasse la nuova paletta dei colori e la "scrittura immersiva" la tela dove stenderle, nero su bianco.
2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Nel quotidiano non ho il tempo per ascoltarla e ciò mi rammarica. Nel silenzio, che non è mai assoluto, trovo invece la mia ispirazione, ti mette in comunicazione con il tutto e alle cinque del mattino quel cinguettio dei passerotti, che proveniene dalla magnolia del vicino, è anche conciliante.
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Non desidero che nella voce autoriale ci sia qualcosa di me stessa perché i miei lettori si devono divertire! A chi importa delle disavventure che lascio ai piedi della croce: ognuno ha il proprio bagaglio, una somma di esperienze che ci portiamo dietro, delle volte leggero e delle volte così grave da farci fossilizzare e non andare avanti. È a quel bivio che bisogna imboccare la via giusta, quella che ci faccia guardare da una prospettiva diversa e allora potremmo caratterizzare i personaggi al meglio, perché saranno visti da un'altra angolazione.
4) Il genere che preferisci scrivere?
Adoro i romanzi storici. Il prossimo verterà sulle terzine dantesche, un progetto ambizioso da scrivere a quattro mani assieme alla mia carissima amica Roberta di Trento. Sinora c'è soltanto un canovaccio che scaturisce da una sua ricerca trentennale intorno a un preciso momento della vita di Dante: ce ne sono di buchi storici e noi vogliamo colmarne uno!
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura.
C'è stato invece un evento preciso che mi ha dato il coraggio per riaprire il cassetto. Correva l'anno 2019 e una domenica d'autunno accompagnai l'amica di pianerottolo a un concorso letterario nel quale lei stessa era tra i protagonisti.
Quel mondo di scrittori lo ignoravo: chi veterani chi al primo esordio ma ognuno con una singolare emozione quando presentavano la propria opera finita.
È stata quella luce nei loro occhi a farmi desiderare di terminare l'idea originaria de "La Favorita del Re".
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
La Favorita del Re è stato scritto prima che mi approcciassi allo studio della narratologia ed entrambi i professori dei corsi di scrittura non fanno che parlare che la prosa è cambiata, dall'ultimo decennio: con un punto di vista focalizzato e interno al personaggio è un descrivere la vita in maniera elegante, un "qui e ora", dove non c'è spazio al tell tra cui il discorso indiretto.
Allora, non avendo le basi, scelsi il genere epistolare che si apprestava alla forma di raccontato che ci insegnano fin dalle elementari.
Oggi, i lettori del terzo millennio non hanno più tempo per leggere quei lunghi spiegoni, che hanno reso immortali i grandi Classici della letteratura, ed è momento di relegare al passato il narratore onniscente.
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Nata sotto il segno dell'Ariete, sono testarda e amo le sfide impossibili. Quando mi blocco mi alzo dalla sedia e ripeto, fra me e me, che troverò la parola giusta per descrivere la mia scena.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
Con questo esordio non c'è stato il tempo di averli: l'idea del romanzo nacque anni addietro e dopo che la miccia esplose, all'evento culturale, lo scrissi nel giro di pochi mesi.
9) Il primo libro letto?
I miei ricordi d'infanzia si confondono tra le fiabe di Anderson e i cartoni della Disney ma ricordo la maestra che ci leggeva in classe le pagine del diario di Anna Frank: mi colpì molto che lo rilessi in età adulta.
10) Il tuo libro preferito?
"Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello ma fu "Uno nessuno e centomila" il primo romanzo che lessi dello scrittore e m'innamorai subito del dramma delle maschere.
Penso che la protagonista del romanzo, Astremisia, era già lì tra quei sei personaggi in cerca di un autore!
Grazie a Loretta per la chiacchierata
Ringrazio di CUORE Maria Letizia che mi ha ospitato nel sito per una stupenda intervista! Loretta Minnozzi
RispondiEliminaGrazie a te per aver accettato
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