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martedì 4 febbraio 2020

Recensione: Fiore di sangue

Benvenuti nel nostro angolo


Titolo: Fiore di sangue
Autore: Crystal Smith
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Prezzo: Ebook 8.99 - Cartaceo 15.21


Sinossi
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. "Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.


Recensione
La vita da principessa di Aurelia non è semplice, infatti a causa dei suoi poteri è costretta a nascondersi dal suo regno che ha la legge che viete il ricorso alla magia e il tribunale punisce con la morte colui che la pratica.
L'unica soluzione per salvarsi è quella di sposarsi con il principe di Achlev e vivere in un regno non suo.
Ma il segreto di Aurelia è stato svelato quindi scappa dal suo regno per nascondersi a Achlev in veste di una normale suddita.
Li incontra Zan un ragazzo misterioso che le rivela che il regno di Achlev è in pericolo.
Insieme cercheranno di trovare una soluzione.
Ma quando Aurelia scoprirà che il tribunale sta complottando contro Achlev e il passato ritornerà di nuovo a bussare la porta del presente come si dovrà comportare?
Un bellissimo fantasy dalla quale si viene catturati in un mondo fatto di magia, ma anche d'intrighi e guerra, di dolore e di amore.
Questo libro l'ho amato in tutte le sfumature.
L'autrice ha creato due regni uno diversa dall'altro: Il regno di Renalt governato dai tribunali che lottano contro la magia.. e Achlev un regno magico dove nessuno è riuscito a scalfire le mura, un regno indistruttibile.
Mi piace molto come viene descritto i posti, i luoghi e come averli davanti agli occhi.
I personaggi son ben scritti e caratteri sono ben delineati.
Mi piace molto Aurelia un idolo, anzi il mio idolo, per la sua forza, testardaggine e il suo non arrendersi mai.
Mi piace Zan per quello che è, per le sue insicurezze e che tenta di nasconderli, per il suo cuore nobile.
Ho amato e pianto per Kate e per la sua storia. 
Ma anche i personaggi secondari vengono ben definiti.
Il finale è spettacolare e non me lo aspettavo un finale così.
L'autrice è riuscita a provocare in me la tristezza di aver terminato un libro e di pregare che la storia non finisse mai.
Un libro che consiglio di leggerlo.

Vi lasciamo con un estratto

Non fu difficile trovare la morte: non avevo forse avuto sempre un piede piantato lì? Non era un grande aldilà come avevo sempre immaginato: era come il mondo dei vivi, visto attraverso uno specchio. Le due facce di una moneta. Uguali e allo stesso tempo diverse. Faceva freddo nella morte. Non come in inverno, in cui puoi riscaldarti accendendo un fiammifero o mettendoti addosso un mantello pesante. Era il freddo di un luogo in cui il calore semplicemente non esisteva. 


Letizia Romano










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