Benvenuti nel nostro angolo
Intervista a Ellah K.Drake
Scrivo da quando ho imparato a usare carta e penna… Quindi, direi da sempre!
2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Sono innamorata delle colonne sonore e dei più grandi compositori esistenti, come Zimmer, Desplat, Morricone, Costantini, Einaudi… ma adoro molto anche le Epic Music. Non riesco a scrivere con canzoni parlate, devo ascoltare solo musica strumentale.
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
In ogni mio romanzo c’è sempre qualcosa di me, del mio modo di essere, di agire, di pensare, del mio credo, eventi vissuti (drammatici o ironici) e poi romanzati, quello che mi piace oppure no. Difficile scrivere un romanzo che non abbia nulla di quello che sono o che penso o che vivo.
4) Il genere che preferisci scrivere?
Ho scritto chick-lit, romance contemporanei, young adult, fantasy romance, thriller a sfondo esoterico, dark romance, mistery romance e anche un saggio spirituale autobiografico. Non ho un genere preferito, seguo l’ispirazione del momento, l’idea che reputo vincente. Tuttavia, è imperativo che le mie storie debbano parlare d’Amore, anche se irte di ostacoli, ed essere piene di luce e speranza.
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Non è stato un libro, bensì una persona che, leggendo il mio primo romanzo, più di venti anni fa, mi esortò a continuare. Se non mi avesse spronato o insistito, credo non avrei mai intrapreso questa strada.
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Ho sempre preferito ‘mostrare’ che ‘raccontare’, ma se devo essere sincera, più passano gli anni e più mi accorgo che ci sono situazioni che devono essere mostrate, altre invece che necessitano di essere raccontate. La migliore quindi è una commistione tra le due.
Non è stato un libro, bensì una persona che, leggendo il mio primo romanzo, più di venti anni fa, mi esortò a continuare. Se non mi avesse spronato o insistito, credo non avrei mai intrapreso questa strada.
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Ho sempre preferito ‘mostrare’ che ‘raccontare’, ma se devo essere sincera, più passano gli anni e più mi accorgo che ci sono situazioni che devono essere mostrate, altre invece che necessitano di essere raccontate. La migliore quindi è una commistione tra le due.
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Ho attraversato un lungo blocco, durato molti mesi. Non c’è stato niente da fare: l’unica via per sbloccarmi è stata leggere, leggere, leggere.
Ho attraversato un lungo blocco, durato molti mesi. Non c’è stato niente da fare: l’unica via per sbloccarmi è stata leggere, leggere, leggere.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
Le mie beta reader sono lettrici fantastiche incontrate durante il mio cammino come autrice di romanzi e diventate care amiche.
9) Il primo libro letto?
Un libro di poesie dei più grandi autori classici, a otto anni.
10) Il tuo libro preferito?
Ne ho molti, come anche autrici che amo e di cui leggo sempre tutto. Se proprio devo metterne uno in cima alla lista dei più amati, allora sicuramente Frankestein, di Mary Shelley.
Le mie beta reader sono lettrici fantastiche incontrate durante il mio cammino come autrice di romanzi e diventate care amiche.
9) Il primo libro letto?
Un libro di poesie dei più grandi autori classici, a otto anni.
10) Il tuo libro preferito?
Ne ho molti, come anche autrici che amo e di cui leggo sempre tutto. Se proprio devo metterne uno in cima alla lista dei più amati, allora sicuramente Frankestein, di Mary Shelley.
Grazie a Ellah per la chiacchierata
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