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lunedì 14 novembre 2022

Intervista a Franco Giacoia

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Intervista a Franco Giacoia


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura nasce dall’amore per i libri: già da bambino divoravo qualsiasi testo mi passasse per le mani; leggendo ho imparato a creare mondi e personaggi attraverso la fantasia. Già alle elementari scrivevo storie fantastiche che facevo leggere alla maestra. Che mi diceva spesso: “sei già avanti per la tua età”.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
La musica che mi piace ascoltare in fase creativa non è quella canonica, bensì quella della natura. Quando le condizioni meteo lo permettono, adoro stare seduto sotto il mio ippocastano preferito vicino al fiume; lo scorrere dell’acqua e lo stormire delle fronde creano un effetto musicale che ha il potere di rilassarmi rendendomi più produttivo. In alternativa c’è sempre il mare, soprattutto in inverno, quand’è deserto e un po’ ventoso. Non c’è niente di più musicale del rumore della risacca tra gli scogli e del garrire de “li cucàle” (i gabbiani).

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Dipende. A volte metto qualcosa che mi appartiene, senza eccedere; altre mi distacco totalmente, ispirandomi a persone incontrate per caso, o a determinati eventi o notizie che mi hanno particolarmente colpito.

4) Il genere che preferisci scrivere?
Fantasy in primis, ma anche noir e thriller.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura.
“Il Signore degli Anelli” è stato sicuramente determinante, ma l’impulso decisivo è arrivato dalla prima trilogia di Shannara di Terry Brooks, in particolare il secondo della saga, “Le pietre magiche di Shannara”.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Diretto è il mio preferito. Più d’impatto, immediato. Ti immerge nella scena mostrando più che raccontando. Però mi capita di usare anche il discorso indiretto; molto dipende dal tipo di storia che sto scrivendo.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Una bella passeggiata in riva al mare o sul molo. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con l’Adriatico, e lo sciabordio delle onde sugli scogli è per me come una musa che mi sussurra idee e parole. Non a casa il mio ultimo romanzo, il Vortice dei Dannati, è una storia legata al mare.

8) Hai una beta reader per le tue storie?
Non ci ho mai pensato, ma confesso che non mi dispiacerebbe l’idea.

9) Il primo libro letto?
Pinocchio, di Collodi.

10) Il tuo libro preferito?
Il nome della rosa, di Umberto Eco. Riletto ben quattro volte.

Grazie a Franco per la chiacchierata


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