Pagine

lunedì 19 settembre 2022

Intervista a Andrea B. Sabri

 Benvenuti nel nostro angolo

Intervista a Andrea B. Sabri


1) Da dove è nata la tua passione per la scrittura?
Da una sostanziale incapacità di vivere appieno nel mondo reale. Già da bambino lo trovavo piuttosto noioso. Ho iniziato a scrivere intorno ai sei-sette anni per trovare degli accessi facili ad altre dimensioni.

2) Cosa ascolti mentre scrivi?
Non ascolto quasi mai la musica mentre scrivo. Ne ascolto tantissima quando revisiono, invece (di tutto, sono onnivoro. In questi mesi: Lady Gaga, Arcade Fire, Matt Berninger, Amy Winehouse, Anna Calvi, Big Thief). Ma il momento della creazione è sempre puro. Ricerco una musica interna alla scrittura, che sboccia soltanto nel silenzio totale. Ogni parola deve seguire l'altra, come una melodia. Scrivere un libro non è molto differente dallo scrivere una canzone o una sinfonia.

3) Quanto di te metti nelle tue opere?
Sono sincero, più passano gli anni, più la presenza del sottoscritto nelle mie opere è evidente. Ma dissimulo molto bene. Ho migliaia di ottimi travestimenti!

4) Il genere che preferisci scrivere?
All'inizio della mia carriera il noir, l'horror, il thriller, il giallo. Con una spiccata propensione per l'erotico, sin da giovanissimo. Ma amo scrivere di tutto, in realtà. Sono intercambiabile. E ho una curiosità strabordante. Molti critici mi hanno definito multitasking. Passo dal romanzo storico ai libri per bambini, dal pulp alla poesia, dalla biografia al saggio. Sono anche uno dei pochi ghostwriter italiani, per cui mi capita davvero di scrivere di tutto. Tra le ultime commissioni: il memoir di una nota escort e la biografia in forma poetica di una famosa, giovane attrice italiana.

5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura?
Sono stati diversi autori, in realtà, a fornirmi le chiavi d'accesso. Quattro su tutti: Edgar Allan Poe, H.P.Lovecraft, Stephen King e Tiziano Sclavi.

6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
Assolutamente discorso diretto. Mi piace tuffare il lettore in medias res.

7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Ad oggi, dopo più di vent'anni di carriera (e oltre 50 libri scritti), non ho mai avuto un blocco. Speriamo di non averne mai, anche perché scrivere è il mio unico mestiere!

8) Hai una beta reader per le tue storie?
Ne ho avuti in passato. Ora no.

9) Il primo libro letto?
“A volte ritornano” di Stephen King, trafugato dai libri di mio padre a cinque sei anni.

10) Il tuo libro preferito?
Oddio, uno è impossibile! Ne ho centinaia, almeno. Te ne dico tre, ad istinto: “American Psycho” di Bret Easton Ellis, “Storie di ordinaria follia” di Charles Bukowski, “Dellamorte Dellamore” di Tiziano Sclavi.
Bonus erotico, già che presentiamo un romanzo erotico-fetish. Tre libri essenziali: “Opus Pistorum” di Henry Miller, “Lolita” di Vladimir Nabokov, “Le età di Lulù” di Almudena Grandes.

Grazie a Andrea per la chiacchierata


Nessun commento:

Posta un commento