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Intervista a Emanuela A. Imineo
Può sembrare quasi banale, ma la mia passione per la scrittura è nata di pari passo insieme alla lettura. Dopo aver letto il ciclo di Landover di Terry Brooks, ho iniziato ad innamorarmi delle storie e ad aver bisogno di raccontarle. Inizialmente, scrivevo su fogli di carta e leggevo i racconti alla mia famiglia, con gli anni ho deciso di buttarmi e pubblicare tutto ciò che scrivo.
2) Cosa ascolti mentre scrivi?
In realtà non ascolto nulla. Essendo una madre single di una demonietta di due anni, scrivo di notte in assoluto silenzio, concentrandomi sia sulla storia, sia su eventuali bisogni di mia figlia.
3) Quanto di te metti nelle tue opere?
È una bellissima domanda a cui è difficile rispondere. Quanto metto di me nelle storie… a volte tanto, a volte nulla. In Al di là di Borgo Opaco c’è molto di me in ogni personaggio. Mi sono identificata sotto certi aspetti con l’antagonista: Provenza, fino ad arrivare a tatuarmi sulla pelle la sua immagine che trovate anche nel libro. In altre storie, che usciranno a breve, c’è la parte di me mamma e non solo donna, quindi una parte più rosa e forse un po’ più tenera.
4) Il genere che preferisci scrivere?
Assolutamente il dark fantasy. Amo scrivere di personaggi dannati e deviati. Personaggi complessi, dalle mille sfumature e dalle mille maschere. Personaggi inquietanti che a volte sconvolgono, ma arrivati alla parola fine, ti fan venire voglia di rileggerli ancora.
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
5) Il libro che ti ha dato coraggio per buttarti nel mondo della scrittura
Non c’è stato un libro che mi ha dato coraggio per buttarmi. C’è stata una storia che portavo con me da anni ed è la storia di Borgo Opaco, un borgo di streghe e creature che si trovano ad affrontare l’abisso senza più tornare indietro.
6) Cosa preferisci: discorso diretto, indiretto, entrambi?
In realtà entrambi, vari a seconda della tipologia di storia che racconto
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
7) Cosa ti aiuta quando ti blocchi con la scrittura?
Mi è capitato di bloccarmi con la scrittura e allora ricomincio a riempire i fogli di carta. Mentre rispondo alle tue domande, ho accanto a me quattro agende di cui due sono solo per la scrittura. Sono agende motivazionali: una di Mr Wonderful e un’altra di Miss Networker. Lì sopra scrivo tutti gli appunti, le citazioni che mi vengono in mente, le caratteristiche di un personaggio, l’ambientazione che voglio creare o semplicemente cosa voglio poi dalla storia. Da lì poi, ritorno a scrivere al computer.
8) Hai una beta reader per le tue storie?
8) Hai una beta reader per le tue storie?
Non ho un beta reader per le mie storie. In realtà non mi piace avere qualcuno che legga un mio manoscritto se non arrivo alla parola fine. Lo so, sono abbastanza complicata come scrittrice. Ho però la mia editor, Sonia Morganti, autrice e amica di grande talento, che accoglie i miei manoscritti e, quando sono pronti, inizia a revisionare andando a caccia di ripetizioni o virgole di troppo.
9) Il primo libro letto?
9) Il primo libro letto?
Terry Brooks e il ciclo di Landover avevo più o meno quattordici anni.
10) Il tuo libro preferito?
10) Il tuo libro preferito?
Il mio libro preferito è in assoluto Casa di Foglie di Mark Z. Danielewski. Per parecchi anni fu introvabile nelle librerie. È un romanzo di genere horror, molto complesso e particolare. Al primo sguardo può sembrare un libro gioco, ma in realtà dietro i vari rebus e i vari particolari, si nasconde una storia psicologica molto intensa.
Grazie a Emanuela per la chiacchierata
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