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lunedì 25 aprile 2022

Intervista alla collana Over the Rainbow

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Intervista alla collana Over the Rainbow


1)Cosa ti ha spinto in questa avventura?
Senza dubbio l’amore per i libri e la volontà di dare voce a scrittori emergenti e non che abbiano qualcosa da dire, ma anche la volontà di pubblicare storie nuove, originali, dalla trama emozionante e dai personaggi ben caratterizzati. Per noi è sempre stato importante fare la “differenza”.

2)C’è un motivo in particolare nella scelta del nome?
In realtà la scelta del nome è stata molto difficile, perché volevamo che esprimesse bene la nostra filosofia e al tempo stesso che fosse unico e riconoscibile. Pubblicando libri a tematica LGBT+, poi, ci piaceva far riferimento all’arcobaleno, in quanto la bandiera arcobaleno è simbolo della comunità LGBT+, appunto. Un giorno uno di noi ha avuto l’ispirazione grazie alla canzone de Il Mago di Oz, Somewhere over the rainbow, e quando abbiamo letto il testo il nome “Over the Rainbow” ci sembrava perfetto: da una parte c’è l’arcobaleno, quindi il mondo LGBT+ che rappresentiamo con i nostri libri; e dall’altra c’è “l’oltre l’arcobaleno”, cioè la nostra volontà di realizzare i sogni degli scrittori. Perché “Da qualche parte, oltre l’arcobaleno, i sogni impossibili diventano realtà”.

3) Perché hai deciso di metterti in gioco, anche se il settore dell’editoria non è tra più redditizi?
Non riteniamo che il settore dell’editoria sia tra quelli meno redditizi, anzi, basti considerare quanto i libri vengano usati dai personaggi famosi per aumentare la propria fama e il proprio prestigio. Di sicuro il problema dell’editoria attuale è, appunto, il fatto che di libri pubblicati ce ne sono davvero molti ed emergere è difficile; tuttavia abbiamo deciso di metterci in gioco con la Collana perché il mondo dell’editoria rappresenta una delle nostre più grandi passioni.

4)Parlaci un po’ delle tue passioni.
Fabio: leggo libri e fumetti, colleziono monete, guardo serie tv, adoro il cibo, non ho una vita sociale (d’altronde ora ancora più difficile) ma, ehi, ci sono sempre per gli altri.

Marianna: Sicuramente una delle mie più grandi passioni è la scrittura, correlata alla lettura, ovviamente. Sono però anche appassionata di sport, in particolar modo di pallavolo; di musica, di arte e ultimamente ho scoperto la passione per l'autoproduzione di cosmetici.

Elena: La mia passione più grande è la scrittura, passione che mi ha spinto a imparare sempre di più e a interessarmi al mondo dell’editoria in generale, portandomi dove sono oggi grazie anche ai miei amici. Subito dopo vengono la lettura, i videogiochi, gli anime e i manga.

5)Ti occupi anche di altro?
Fabio: lavoro in negozio, creo grafiche su commissione, recensisco libri, ho creato una rivista online. A volte cerco di vivere… avrei bisogno di più ore per fare tutto ciò che vorrei.

Marianna: Attualmente no, mi occupo solo di gestire la pagina Facebook e Instagram della Collana e di valutare e editare i testi.

Elena: Purtroppo disoccupata, al momento. Quindi investo tutte le mie energie nella Collana e in una rivista gratuita online con il mio socio qui sopra!

6) Il primo libro che hai letto e ti ha emozionato.
Fabio: ho una pessima memoria in questo caso, probabilmente di petto direi “L’ultimo lupo” di Mino Milani.

Marianna: Non è il primo libro che ho letto, ma quello che mi ha emozionato di più e che considero uno dei miei preferiti è di sicuro “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti.

Elena: Il primo libro che ho letto è stato uno di Geronimo Stilton, ahah! Si può dire che a modo suo mi abbia emozionato e che mi abbia introdotto nel mondo della lettura, ma il primo libro a cui sono più legata è “La bambina della Sesta Luna”, grazie al quale mi sono appassionata al fantasy e alla chimica.

7)Un autore con cui vorresti prendere un caffè.
Fabio: nessuno in particolare, per non scontentare qualcuno.

Marianna: Oscar Wilde. Non c’è niente di Wilde che non leggerei e mi farebbe piacere poter parlare con lui non solo di scrittura, ma di molte altre cose. Se devo scegliere un autore contemporaneo, invece, Niccolò Ammaniti ed Elena Ferrante.

Elena: Benjamin Alire Sáenz, il mio attuale scrittore preferito (LGBT, tra l’altro), e Licia Troisi, che mi ha accompagnato praticamente per tutta l’adolescenza.

8)Quanto è difficile rifiutare un manoscritto di una persona amica?
Per fortuna non c’è ancora capitato di ricevere un manoscritto da una persona amica. A ogni modo, se dovesse succedere, di certo sarebbe difficile, ma c’è da considerare che i motivi per cui rifiutiamo un manoscritto sono molti e non sono sempre legati alla bravura dell’autore. Potrebbe capitare infatti che un libro non sia pubblicabile perché non rientra nella nostra linea editoriale, ma non è detto che presentandolo a un altro editore avrà lo stesso esito. Proprio per questo motivo, se un autore ci ha colpito ma non riteniamo che quel dato manoscritto sia pubblicabile, tendiamo sempre a spronarlo a inviarci altro materiale; questo, però, sempre in conformità con ciò che pubblichiamo.

9)C’è qualcuno che ti ha incoraggiato nel tuo progetto?
L’incoraggiamento più grande lo riceviamo dalle nostre famiglie, di sicuro, ma in verità per la nascita del progetto ci siamo incoraggiati a vicenda. Ne abbiamo discusso a lungo e siamo arrivati alla conclusione che, seppure fosse la nostra prima esperienza nel campo dell’editoria, potevamo farcela. Insieme siamo più forti.

10)Parlaci di te.
Fabio: -

Marianna: Ho trent’anni e sono laureata in Comunicazione. Vivo in provincia di Napoli. Mi considero una persona molto lunatica, perché le emozioni giocano un ruolo molto importante sulle mie azioni e se un secondo prima sono felice, quello dopo non lo sono più. Tuttavia credo di essere anche una persona molto responsabile e paziente; anche forse poco arrendevole: se voglio una cosa, ce la metto tutta. Come ho detto prima la mia più grande passione è la scrittura e cerco sempre di lasciare una piccola parte di me nei libri che scrivo, anche se ciò che conta di più è emozionare e lasciare sempre il lettore col fiato sospeso.

Elena: Mi chiamo Elena, compio 27 anni a febbraio e sono un’inguaribile sentimentale. Vivo in un paesino disperso al di fuori di Milano, ma forse è meglio dire che vivo con la testa tra le nuvole, persa nel mio universo di “figli di carta” che amo come se fossero veri. Sono ancora alla ricerca del mio posto nel mondo, mi lascio trasportare da ciò che la vita mi offre e i miei amici giocano un ruolo fondamentale in essa, perché senza il loro sostegno e la loro guida sarei un pesce fuor d’acqua.


Grazie a Over the Rainbow per la chiacchierata

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