Benvenuti nel nostro angolo
Titolo: L'insostenibile leggerezza dell'essere.
Autore: Milan Kundera
Editore: Adelphi
Genere: Saggio, drammatico.
Prezzo: Ebook - Cartaceo 12,00
Sinossi
"Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità con cui è scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere" (Italo Calvino). "Chi è pesante non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell'aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla "compassione" verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza. Così accade nel romanzo: Tomás ama Tereza, Tereza ama Tomás: Franz ama Sabina, Sabina (almeno per qualche mese) ama Franz; quasi come nelle Affinità elettive si forma il perfetto quadrato delle affinità amorose". (Pietro Citati)
Recensione:
Un animo pesante è attratto da un animo leggero, ma quanto costa questa unione?
Quanto è dura portare avanti un rapporto in cui non c'è nulla che lega, a parte l'attrazione - e non parlo di quella sessuale, almeno non solo - di due persone diverse?Quanto pesa non essere innamorati di qualcuno simile a noi? Di qualcuno che vede con la nostra stessa ottica, con i nostri stessi colori.
E sarebbe amore oppure un semplice scambio di idee e di passioni comune?
L'amore vero non ha basi ma si regge da solo?
Questo libro lascia con tante domande.
Tutti siamo un po' Tomas e Tereza? Siamo tutti innamorati ma stanchi perché ci rendiamo conto che solo l'amore non basta?
Siamo tutti ala ricerca della resurrezioni come Franz, che in Sabina ritrova il suo attimo di leggerezza?
Kunder ci espone l'amore come un sentimento cinico, rappresentato dalle vicende di quattro personaggi, sullo sfondo dell’invasione russa in Cecoslovacchia e della primavera di Praga.
Uno stile di scrittura impeccabile e indimenticabile.
Vi lasciamo con un estratto
"Non c’è nulla di più pesante della compassione. Nemmeno il nostro proprio dolore è così pesante come un dolore che si prova con un altro, verso un altro, al posto di un altro, moltiplicato dall’immaginazione, prolungato in centinaia di echi".
Maria Capasso