Benvenuti nel nostro angolo
Segnalazione:
TITOLO: A Natale ti sposo
AUTORE: Evelyn J. Wolfman
EDITORE: Un cuore per capello
GENERE: Romance
PREZZO: ebook 0,99 euro
N.B: Nei giorni a seguire anche in cartaceo.
Sinossi:
Curiosità sull'autrice:
Vi lasciamo con un estratto:
Quella ragazza lo stava ammaliando e, anche se sapeva che non era colpa sua, quel pensiero lo fece arrabbiare, abbandonò ogni pensiero carino nei suoi confronti e mise fine a quei pochi metri che lo distanziavano da lei con una spietata calma.
«È lei la signorina Nicolas?» Il tono freddo e carico di rabbia fece tremare le spalle della ragazza, la vide voltarsi lentamente e incatenarlo con i suoi profondi occhi verdi.
Voleva urlarle di smetterla di fissarlo in quel modo, come se lui fosse il leone cattivo e lei la povera gazzella indifesa.
«Sì, sono io» gli confermò dopo qualche attimo.
Il suono della sua voce aveva quasi mandato all'altro mondo il suo rigido autocontrollo. Non era acuta e smielata come la maggior parte delle persone normali avrebbe pensato, ma calma, dolce e leggermente roca.
«E lei è...»
«Ben, Ben Jensen» rispose quasi riluttante. Preferiva che quella bella bocca da baciare stesse zitta e non lo tentasse inconsciamente in quel modo. «Sono il nipote di Helsa» le spiegò, notando la sua espressione confusa.
«Oh! Ma certo, che stupida.» La ragazza gli sorrise e per un attimo provò il bisogno di correre in auto e scappare via, lontano da quel metro e sessanta di dolcezza. «Le porgerei la mano, ma ormai sa già come mi chiamo» riprese lei dopo un po', lasciandosi andare a una piccola risata.
La sua risata... ora sì che voleva scappare via da quel posto, ma perché sua zia aveva dovuto incaricare proprio lui di andare a prendere quella ragazza? Non poteva mandare Erik, il ragazzo delle pulizie? In fondo lui lo pagava per lavorare.
Per un attimo, un brevissimo attimo, Ben pensò che sua zia lo avesse mandato di proposito, sapendo l'effetto che la ragazza gli avrebbe fatto, ma questo era impossibile visto che sua zia sapeva solo inviare e-mail.
«Già. Quello è il suo unico bagaglio?» Puntò lo sguardo sull'enorme valigia a fiori, felice di spostare la sua attenzione altrove.
«Sì, credo che sia abbastanza grande da potermi bastare per queste due settimane.» Fanny alzò la valigia e una smorfia di dolore attraversò il suo dolcissimo viso.
«La dia a me.» Le prese il bagaglio dalla mano, senza nemmeno aspettare le sue proteste e si chiese come avesse fatto quello scricciolo a trascinarsi un peso simile fin dall'America...
Letizia Romano
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