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lunedì 20 novembre 2017

Benvenuti nel nostro angolo

Segnalazione 

Titolo dell'opera: Amore fuori programma
Autrice: Anna Zarlenga
Casa Editrice: Un cuore per capello
Genere: Commedia Romantica


Sinossi:

Lia è un'aspirante cantante con un bel caratterino. Ironica, diretta, leale, la ragazza guarda alla vita con occhio disincantato e non si fa troppe illusioni sull'amore. Incontrare Stefano metterà a dura prova la sua pazienza. Fin dal primo incontro sono scintille a causa di una profonda incompatibilità di carattere.
Stefano è un brillante avvocato, bello, ricco e di buona famiglia. Il classico figlio di papà, categoria che Lia ha sempre evitato come la peste. Non sopporta la totale assenza di freni della ragazza, che dice quello che pensa in qualsiasi momento, anche a sproposito. La sua capacità di spiazzarlo lo irrita, soprattutto perché Lia tocca inconsapevolmente i suoi nervi scoperti.
Lei lo odia, lui la odia: è sicuramente amore.

Biografia autrice: 

Anna Zarlenga è nata a Napoli nel 1979. Laureata in Lettere moderne, appassionata di cinema e di teatro comico, ha scritto insieme al marito anche commedie in lingua napoletana che sono poi state rappresentate da compagnie amatoriali. Possiede un blog, “Sognare in punta di penna”, nel quale recensisce i suoi libri preferiti e condivide racconti e pensieri. Scrivere per lei è un'esigenza quasi fisica che nasce dal desiderio di assaporare meglio i sentimenti. Come ama spesso ripetere, la cosa bella nello scrivere storie d'amore è che ogni volta ci si innamora di nuovo.

Qualche estratto: 

L'amara verità è questa: sono un principe del foro prigioniero nel suo stesso regno, impossibilitato ad avere un'opinione autonoma. Il discorso sul tipo di donna che dovrei frequentare mi ha fatto letteralmente uscire di senno. Questa è la seconda volta in pochi giorni che contrasto apertamente mio padre, ma non ce l'ho fatta. Quando ha parlato di Lia in quel modo io…
Io mi odio per quello che sto sentendo, perché mentre litigavo con mio padre è venuta fuori una scomoda verità. Lia è insopportabile, chiassosa, eccessiva, impertinente e senza rispetto per le regole, ma è sincera. Lo posso vedere, lo posso sentire, e anche se il mio divertimento preferito è tormentarla, non sono così cieco da capire che in fondo, molto in fondo, non è una cattiva persona. E questa consapevolezza mi fa infuriare con me stesso, perché tutto vorrei, fuorché essere tenero con lei.
Deve sempre pagarmela per la scarpa che mi ha quasi perforato il ginocchio. Troverò un modo fantasioso per vendicarmi, questo è certo. Il fatto che l'abbia difesa e che riconosca qualche sua qualità non vuol dire che da ora in poi starò a venerarla. È escluso, io e lei siamo due pianeti opposti, due rette parallele, il nord e il sud, il sole e la luna. Insomma, non abbiamo niente in comune e non potremmo mai andare d'accordo. Questa farsa del lavoro deve finire, io mi devo assolutamente liberare di lei

💗💟💗

Titolo dell'opera: Non lasciarmi cadere
Autrice: Deborah Wring 
Casa Editrice: Un cuore per capello
Genere: Commedia Romantica

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, oceano, cielo, crepuscolo, spazio all'aperto, sMS, acqua e natura

Sinossi:

Con un futuro incerto e un passato violento da cui scappare, Lisa se lo chiede di continuo. 
Decisa a ricostruirsi da sola un futuro lontano dal passato, Lisa, quando arriva in quel piccolo paese baciato dalle acque del Corlo, non si fida di nessuno. A parte Miki non parla con nessuno e, soprattutto, sembra decisa a evitare qualsiasi legame. Era una promessa fatta tanto tempo prima, una promessa fatta alla vita e aveva tutta l’intenzione di rispettarla.
Piano piano, però, qualcuno riesce a sgretolare quel muro che lei si è costruita e, tendendole la mano, riesce a far breccia nel suo cuore. Alex, un istruttore cinofilo dagli occhi puri come il ghiaccio, è un ragazzo che non teme il rischio. 
Ma a pochi passi dall'abbandonarsi a quell'amore, il terribile passato di Lisa torna da lei a rivendicare ciò che gli spetta. Perché Lisa si porta dentro un segreto che minaccia di frantumare in mille pezzi una ritrovata e inaspettata felicità. 
Troverà il coraggio per evitare che il passato distrugga la sua nuova vita? Una vita in cui Lisa ha finalmente trovato la sua ancora di salvezza in un mare mosso dalla tempesta?

Biografia autrice: 

Deborah Wright è una ragazza di 36 anni ed è diplomata in tecnico della moda. È amante della natura, della montagna e pratica anche il ciclismo, ma è nei libri la sua più grande passione. Ha sempre amato leggere, sin da piccola passava pomeriggi interi a sfogliare di continuo i pochi libri che possedeva, rifugiandosi tra le loro pagine, sognando con i personaggi, imparando da loro e crescendo con loro. Un amore che man mano è aumentato e anche se di tanto in tanto si allontanava dai libri, sommersa dalla vita quotidiana, poi ritornava sempre a respirare il profumo di quelle pagine. 
Ha sempre sognato di scrivere storie, dare vita ai suoi pensieri ma ha sempre accantonato fino ad oggi questa passione per concentrarsi sulla famiglia e sul lavoro. Alla fine, però, complice la crisi che ha fatto riscoprire il tempo per se stessa, ha preso il coraggio a due mani e si è cimentata nella stesura del suo primo romanzo. 
Questo sarà il suo esordio.
Ora è felicemente sposata e vive con il marito e i suoi tre meticci.

Qualche estratto: 

Un giorno è passato, non una settimana e nemmeno un mese. Semplicemente sono trascorse poco più di ventiquattr’ore dalla sua partenza, da quel bacio del tutto inaspettato. 
Quel bacio… 
Che diamine! Avevo agito d’impulso, senza pensare. Non mi ero nemmeno reso conto di quanto stava per accadere. Un attimo prima mi stava chiedendo verbalmente scusa, e quello dopo l’avevo immobilizzata e mi ero impossessato della sua bocca. E più mi dilungavo in quel bacio, più sentivo crescere in me il desiderio.
Non mi ero accontentato di un assaggio. Le mani erano corse a sfiorarle quel suo delizioso e delicato viso, ad accarezzarle la pelle morbida e candida, a premerla contro il mio corpo eccitato. 
Non avevo saputo resistere alle mie pulsazioni maschili. 
Potevo dare la colpa alla mancanza di sonno, al turbamento emotivo che mi aveva causato; ma alla fine l’unico responsabile di quella follia ero io...

💗💟💗

Titolo dell'opera: Sere d'Autunno a Firenze
Autrice: Maria Capasso
Casa Editrice: Un cuore per capello
Genere: Commedia Romantica

L'immagine può contenere: tazza di caffè, bevanda e sMS

Sinossi:

Come regalo di compleanno, Luigi regala a Sveva due giorni a Firenze. Sono innamorati, l'unico problema è la distanza: Luigi lavora per l'esercito. Il loro amore è così forte da superare tutto e progettare una vita insieme. In quei giorni a Firenze, baciati dall’autunno, Sveva compra una borsa in un negozio di oggetti usati: al suo interno sono nascoste delle lettere che risalgono alla seconda guerra mondiale. Dalle parole si capisce che si tratta di un amore mancato e minacciato dalle leggi razziali, e lettera dopo lettera i due ragazzi ripercorrono un’epoca dove i sentimenti non erano facili da vivere alla luce del sole.

Biografia autrice: 

Mi chiamo Maria, sono nata a Napoli, e vivo in provincia. Classe 1992.
Fin da piccola ho coltivato la passione per la lettura. Tutto ebbe inizio a nove anni con La fabbrica di cioccolato. Un buon inizio, no? Crescendo ho coltivato passioni come la scrittura e approfondimenti su diverse tipologie di letteratura e biografie sui miei scrittori preferiti. Leggere e scrivere per me è necessario come la colazione al mattino: indispensabile! Nutro una forte passione per il cinema e la musica (soprattutto per le colonne sonore). Ho frequentato l’Istituto di Scienze Umane, ma da sempre ho cercato un distacco dalla realtà. 
Ho collaborato col blog Leggere a colori scrivendo racconti brevi e recensendo libri. 
Ho pubblicato con Les Flâneurs Edizioni Nulla si dissolve (solo e-book).
Per le Edizioni Pink Un giorno di primavera (solo e-book).
Due racconti con Historica Edizioni Ricordo autunnale e Lettera a mia figlia. 
Sto per pubblicare con Butterfly Edizioni Tra le pagine di un sogno.
Sto per pubblicare con Collana Floreale Cinque minuti a mezzanotte.
Scrivo per un sito web Logokrisia tematiche femminili. 
Ho collaborato con la rivista scientifica Espressivamente di Perugia scrivendo racconti e recensendo saggi. 
Ho un blog L’Angolo delle parole e un profilo facebook L’Angolo delle parole che seguo in base agli impegni, dove promuovo e recensisco autori emergenti e non. Recensisco anche per il Pink Magazine.
Sono risultata finalista al premio Circolo Culturale - Giovanni Brassotti Ziello e sono stata scelta come membro di giuria alla nuova edizione del concorso. 
Amo i musei e le città nostalgiche che profumano di pioggia. Segni particolari: sono perdutamente innamorata di John Keats.

Qualche estratto: 

Le cose belle si trovano, non si cercano. E io dovevo ricordarti, nella speranza di ritrovarti. Un segno dal cielo che tu potessi ritornare per magia. Ed era successo. Il tuo primo messaggio. Le tue prime parole. Ho letto quelle conversazioni come un testo raro. Le ho fatte scorrere dentro di me. Mi hai accarezzato ancora prima di conoscermi. Mi hai presa ancora prima di essere per davvero tua. Sei entrato, sei uscito, e sei rientrato per restare. Non ci siamo cercati, ma ci siamo ripresi a tempo. I ricordi piano piano ritornano… Ho scovato una vecchia frase che scrissi per te: “Tu sei bellissimo. Non so da dove vieni e non so chi sei… ma sei bellissimo”. Ti verranno dei mal di testa, perché improvvisamente ti porterò indietro nel tempo. Ma credimi, amore, vale la pena rivivere la nostra storia. Nei voli tra le nuvole. Nelle cadute tra il fango. Tra i sorrisi e le lacrime. Ci siamo amati fin da subito, ma non l’abbiamo mai capito. Noi due con i primi incontri non siamo mai andati d’accordo. Eravamo diversi, ma in modo identico. Entrambi privi di parole. Entrambi tante parole mancate e non dette. L’inizio è stata la fase più dolorosa per noi. Ti ricordi quando mi dicevi che non ero abbastanza per te? Che non potevo darti quello di cui avevi bisogno, e che io ero troppo dolce per soffrire e affrontare una storia con te? Che entrambi avevamo bisogno d’altro. Io dovevo vivere la mia adolescenza. Tu eri nel pieno della vita. Io volevo vivere una storia che superasse le fiabe. Tu volevi qualcuno con cui vedere se potevi costruire qualcosa. Perché non ci credevi nell’amore. Non riuscivi a credere che si potesse sentire il cuore di qualcuno battere nel proprio petto. Tu consideravi la vita di coppia come una conoscenza, una frequentazione, e poi l’inizio di qualcosa che portava ad altro. Vedevi tutto come un programma calcolato, un progetto lavorativo. Non vedevi l’amore, vedevi solo ciò che potevamo essere io e te.

Letizia Romano

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