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lunedì 16 ottobre 2017

Benvenuti nel nostro angolo: 

Titolo dell'opera: Lo strano caso dell'apprendista libraia. 
Autore: Deborah Meyler
Editore: Garzanti
Prezzo Cartaceo: 16,40 euro
Prezzo ebook: 7, 99 euro 
Pagine: 360
Genere: Romantico


Sinossi:

Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio: non sa più se è quello che vuole davvero...

Recensione:

Il titolo è uno dei punti forti a mio modesto parere, perché attira il lettore senza troppa fatica. Io l’ho letto senza leggere nemmeno la trama, ma solo invogliata da copertina e titolo, e non ho nessun rimpianto.
Esme, la protagonista che racconta la sua storia, è una giovane inglese che vive e studia in una New York molto frenetica e piena di eventi. La sua vita scorre normale, e si frequenta con un ragazzo molto rigido e rispettoso delle regole, solo in apparenza, credetemi! Tutto fila liscio, quando Esme scopre che c’è una piccola vita che cresce dentro di lei, e da lì la sua vita cambia completamente. E tutti gli eventi la porteranno a lavorare in una strana e deliziosa libreria dell’usato, dove stringerà amicizie di ogni tipo.
Ciò che ho amato di questa storia è che il finale non è assolutamente prevedibile! L’autrice è abilissima a far bocciare l’idea che il lettore si crea, ed tutta suspense. L’atmosfera che crea pagina dopo pagina, è la stessa che si prova in un viaggio. Una storia deliziosa e matura, con riflessioni e paure molto odierne. Lo stile è trasparente e ben delineato. Consigliato per chi ama perdersi tra vecchi libri e oggetti pieni di passato e storie collegate, senza aspettarsi il classico finale. L’unica pecca è che la Meyler descrive i personaggi molto superficialmente. Più che dettagli, lei delinea sfumature caratteriali che posso variare da lettore a lettore. 

Vi lasciamo con un estratto:  
"Appena guardi da vicino una cosa, il più delle volte diventa interessante. È solo quando ti mantieni sulla superficie delle cose che sembrano noiose, come un viaggio in treno attraverso la campagna può essere monotono in confronto all'osservazione minuziosa che possiamo fare durante una passeggiata".

 Maria Capasso











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