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martedì 23 maggio 2017

Benvenuti nel nostro angolo:


Autrice: Emiliana Erriquez.
Titolo dell'opera: Non lasciarmi cadere.
Casa Editrice: Self
Genere: Narrativa Contemporanea 
Formato: Elettronico e cartaceo.
Prezzo: 1,99 ebook - 5,19 cartaceo. 


Sinossi:

Mentre passeggia nella sua amata campagna, una sera Lucia – giovane avvocatessa tornata nel Salento per difendere la propria terra - incontra Emilio, un appassionato agronomo che da anni aiuta suo nonno Nino a prendersi cura dei propri uliveti. Entrati subito in sintonia, i due giovani partecipano alle lotte contadine, animati dall'amore per la propria terra, dal bisogno di difendere le tradizioni e la cultura secolari. Fino a quando Emilio un giorno scopre il segreto di Lucia, continuando a restarle accanto nonostante i propri dubbi, a resistere a quelle emozioni contrastanti che sente nascere dentro, a consigliarla, a proteggerla come merita. 
La vita di Lucia, che sembra aver preso una direzione precisa, a un certo punto viene sconvolta in seguito al ritrovamento di alcune lettere del nonno, lettere che contengono una verità che rischia di travolgere tutte le sue certezze. Quella scoperta servirà a farle comprendere il valore di una vita spesa all'insegna del sacrificio, lasciandole addosso tutta l’amarezza dei rimpianti e delle rinunce a cui il nonno è andato incontro solo per il suo bene. Ma le regalerà anche il coraggio necessario a fare scelte ponderate per garantire alle persone che ama un futuro diverso.
Recensione:

Questa storia parla di Lucia giovane avvocatessa, smarrita e insicura, che torna a Salento, dove si sente sicura e protetta. Come tutte le città ha le sue tradizioni, tra cui la passione per la coltivazione, dove lei è stata cresciuta dal nonno, con cui ha un legame molto forte. Lucia incontra Emilio un agronomo, che lavora presso il nonno di Lucia. Emilio ama molto la sua terra, è una persona molto coraggiosa, audace e difende i cittadini facendo manifestazioni per evidenziare i loro diritti. Lucia inizia a sostenere la causa di Emilio, e grazie a lui dà un contributo in più per difendere la sua città e i suoi cittadini.
Lucia ha un segreto che non ha il coraggio di rivelare al nonno, perché ha paura di poterlo ferire. Ma il segreto non resta un mistero per tutti perché Emilio lo scopre, e nonostante la verità resta accanto a lei. Lucia non è l’unica ad avere scheletri nell'armadio, e senza aspettarselo scopre delle lettere di suo nonno scritte al suo antico amore.  Quella verità è troppo pesante da sopportare, ma capisce che suo nonno ha fatto tutto per la famiglia sacrificando la sua felicità.
Una bellissima storia di cui ho gustato ogni pagina con piacere e con voracità nel voler vedere come andava a finire. Emiliana Erriquez è stata una vera scoperta, descrivendo tutto con grande maestria e delicatezza. Ha avuto tatto nell'affrontare temi come la perdita e la rassegnazione. Lucia e il nonno sono rinchiusi nel loro dolore, ma con il passare del tempo entrambi si rendono conto che possono andare avanti che grazie ai ricordi il loro cari vivranno sempre dentro di loro.  In questa storia ho comprese anche l’amore per la propria terra, l’amore per la coltivazione dell’ulivo. Lucia è un personaggio forte e capace di affrontare tutte la situazione senza scappare, ma con i suoi momenti di fragilità. Ho amato anche il personaggio Emilio, un uomo con le sue sofferenze, ma nonostante tutto affronta la vita con molto serenità. Ho apprezzato il nonno di Lucia, una persona con un carattere chiuso, che non mostra quello che sente dentro, ma  ha sacrificato molte cose per amore di sua nipote. Una storia a tratti malinconica, ma molto dolce.

Una lettura che consiglio assolutamente. 


Estratto dell'opera:


"La mia vita era stata tutt'altro che semplice, segnata da una tragedia inspiegabile che aveva rischiato di destabilizzarmi. E se questo non era accaduto il merito era tutto di nonno Nino, della sua caparbia generosità, del suo affetto rude, ma immancabile, della sua infaticabile energia e delle sue grosse risate, che seguivano a una bella bevuta di vino ogni sera. “Nonno, perché ridi, nonno?” gli chiedevo quando ancora non riuscivo a capire da dove arrivasse tutta la sua allegria. Lui si fermava, gli occhi lucidi di ubriachezza quasi raggiunta, e in un lampo di lucidità diceva: “Perché la vita è bella, comunque, Lucì. Io e te siamo vivi e dobbiamo ringraziare Dio per questo”.


Letizia Romano

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