venerdì 28 luglio 2017

Benvenuti nel nostro angolo.






Titolo: Atlante degli abiti smessi
Autrice:Elvira Seminara.
Casa Editrice: Einaudi 
Genere: Drammatico
Prezzo cartaceo: 17 euro
Prezzo ebook: 8,99 euro



Sinossi:


Eleonora è una donna eccentrica con un modo tutto suo di guardare il mondo. Ma è anche una donna impetuosa. E ora che l'ex marito è scomparso, il rapporto con la figlia Corinne si è strappato, «come un lenzuolo che ha subito troppi lavaggi, vestito troppi letti». È anche per questo che Eleonora lascia Firenze e si rifugia a Parigi, in cerca di solitudine e di chiarezza, perché certe fughe «non si organizzano, si subiscono e al massimo cerchi di perfezionarle». Da lì, osserva il parco sotto casa e le abitudini bizzarre degli inquilini del suo palazzo - un «ottimo esercizio di equa e diffusa compassione» - e tesse nuove trame. Ma soprattutto scrive a Corinne, per ricucire il loro rapporto. Un giorno dopo l'altro compila un campionario sfavillante degli abiti lasciati nella casa di Firenze. Una sorta di vademecum per orientarsi fra il silenzio ostinato degli armadi e il frastuono dell'umanità. Il catalogo animato di Eleonora diventa così un modo di trasmettere l'esperienza del tutto singolare, «fuori dalle ante»

 Recensione:


Una potente romanzo che tratta una delle miei tematiche preferite: il rapporto mare-figlia. 

Un rapporto duro e complesso, che viene tenuto "in vita" grazie alla elencazione di ogni tipologia di vestiti e ala spiegazione di essi. 

Una sfida contro se stessa e contro il tempo che ad un certo bivio della nostra vita tende a pesare troppo, anche se è difficile ammetterlo. 
Una donna che nel modo più bizzarro ci racconta le sue fughe e il suo rapporto spezzato con la figlia attraverso l'atlante degli abiti smessi, in cui tutte ci rispecchiamo almeno in uno dei cataloghi. 
Ogni abito ha la sua funzione e giornata tipo, soprattutto da ragazzine quando il colore giusto e il modello perfetto ci fanno sentire più sicure.
Ma la donna, più che selezionare i suoi vestiti, tenta di riordinare la sua vita, ormai monocolore e quasi sbiadita dal tempo e dalle mancanze. Lo scopo della mamma è di far cogliere alla figlia, rancorosa verso di lei, di non soffermarsi solo sul colore ma sui dettagli di un vestito e la stoffa. Spesso di vede solo quello che c'è in superficie e giudichiamo solo quello che vediamo a primo impatto, senza chiederci il perché di un gesto o una parola. Se un particolare rende un vestito più bello di un altro, il dettaglio è quello che lo distingue da stoffa a stoffa.
Lo stile è a tratti scorrevole e tratti meno, per fatti narrati con parti a cui sembra mancare un pezzi, dando senso d'incompletezza al capitolo.
Ciò che rende questo libro davvero sfizioso e bello, è quando vengono elencate le cose più assurde, che a fine libro se non fosse per la pigrizia l'avrei fatto anche io!
Libro stupendo e copertina molto, molto bella.

Maria Capasso

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